28 dic 2009

CREAZIONISMO NEGLI USA

Traduco da un omonimo saggio di Enrico Maria Rende:

Anche se a molti è sconosciuto e può sembrare impossibile, i creazionisti ancora esistono. E dove più proliferano è, come no, negli Stai Uniti. Per creazionista si intende qualunque cristiano praticante che, ben lungi da uniformarsi al nuovo catechismo della chiesa di Roma, non accettano la nuova posizione cattolica secondo la quale la descrizione della creazione del mando che da la Genesi, nella Bibbia, è allegorica e non si deve interpretare letteralmente. Così lo accettò il Papa, finalmente (a metà del secolo XX!), quando riconobbe la veridicità della teoria biologica della evoluzione delle specie. I creazionisti, invece, continuano ad accettare le parole della Genesi alla lettera, e credono che il mondo fu creato da Dio precisamente nella forma e modo che si descrive nella Bibbia.
Questo potrebbe sembrare puramente aneddotico, curioso, perfino imbarazzante, e, senza più, passeremmo di pagina e a pensare ad altro. Però, la questione assume una dimensione totalmente differente quando scopriamo che i creazionisti cominciano ad essere una maggioranza nel Paese più poderoso del mondo, e può riuscire perfino inquietante quando si scopre che nelle scuole di molti stati di quel Paese si ha scelto di non insegnare la teoria della evoluzione. Questo, che può sembrare uno scherzo, ha tenuta una ripercussione nella stampa internazionale, che si é fatta eco di questa notizia con titoli come il seguente: "Charles Darwin di nuovo in tribunale; La battaglia contro Darwin si combatte nelle aule degli Stati Uniti; L'insegnamento della Teoria dell'Evoluzione sottoposta a giudizio; I professori hanno paura ad insegnare biologia..."
Ed ora, per no vedersi così duramente attaccati dalla scienza e dal sentito comune, sono perfino arrivati a camuffare l'idea creazionista sotto un aspetto pseudoscientifico, creando una teoria alternativa che ha un nome proprio: la teoria de "Disegno Intelligente".
Giacché credo che è bene soffermarsi, di tanto in tanto, a pensare a cose banali, giacché stimola l'intelletto e alimenta lo spirito, propongo al lettore una succinta lettura della Genesi per vedere cos'è quello che accettano i creazionisti e, perché no, sottomettere questa lettura alla luce del più semplice raziocinio o, se si preferisce, a quella del senso comune.
Prima di cominciare, è imprescindibile dare per stabilito il postulato religioso che converte la Bibbia in Sacra Scrittura nella parola di Dio, cioè che fu scritta dall'uomo però ispirata dal Signore.
Pertanto, risulta totalmente coerente che quelli che siano religiosi intendano che quello che si dice nella Genesi deve essere verità, in quanto ispirata da Dio. Nonostante, uno allora si domanda: qual'è il libro ispirato da Dio, la Torah, la Vulgata, la Bibbia della Watchtower Society, il Corano, il Libro di Mormon, la Bibbia delle Americhe, il libro del Reverendo Moon...?
Per semplificare le cose, utilizziamo la Vulgata, che è la Bibbia che ogni europeo terrà in casa. È interessante scoprire, leggendo la Genesi che già dai primi versetti il senso comune si vede disturbato, giacché nei versetti 1,3 si dico che Dio, nel primo giorno della creazione, creò la luce e che, pertanto, ci fu giorno e notte, sera e mattina, però, stranamente, non creò il Sole (e la Luna) fino al quarto giorno (Gen. 1.16-18). Questo vuol dire che i primi tre giorni della creazione ci fu la successione di giorni e notti senza che ancora esistesse il Sole. Questo mette in evidenza, d'altra parte, che per chi ispirò l'autore della Genesi non esiste relazione tra il Sole e il giorno.
Chissà la insensatezza più popolare della Genesi è la sposa di Caino. Tutti conoscono l'incongruenza del passaggio della Bibbia nel quale Caino, dopo aver ucciso a suo fratello Abele (Gen. 4,8) es essendo ancora l'unico essere umano esistente nel pianeta, visto che Dio solo aveva creato Adamo ed Eva, si trasferisce a un altro popolo (?!) e prende per sposa una donne di quel posto (Gen. 4,17).
Quella che non è così conosciuta è la incongruenza della differenza di dei nel processo della creazione. La Genesi lascia ben chiari che il genero umano fu creato, nel sesto giorno, a somiglianza non di un solo Dio, bensì di vari: a somiglianza di Essi, " Disse Dio: Facciamo l'uomo a nostra immagine e somiglianza" (Gen 1,26). Questa sottigliezza della traduzione delle parole con le quali si nomina Dio, El (singolare, n.d.t.) ed Eloim (plurale, n.d.t.) non è conosciuta da molti e temo scappi completamente a tutti creazionisti. E anche se può sembrare una pura banalità, non lo è. visto che per qualunque linguista o storico è assolutamente patente e chiaro che si tratta di un "taglia e incolla" da un racconto anteriore, frutto di un popolo politeista il popolo akkadio, e del suo mito della creazione nel famoso Poema di Gilgamesh. Cioè: non è originale, né fu ispirato dal Signpre all'autore della Genesi. E questo è qualcosa che sa qualunque sacerdote cattolico: l'argomento dei vari autori della Genesi è un tema che si discute nei primi anni di seminario.
La teoria dei diversi autori spiega, fra l'altro, il fenomeno curioso della doppia e differente creazione dell'essere umano. In fatti nella Genesi si dice che gli dei crearono l'uomo e la donna, cioè entrambi i generi, nel sesto giorno, dopo aver creato tute le altre creature del mondo (Gen. 1,28). Poi, poche righe più giù, troviamo una versione differente, secondo la quale, un solo dio, crea nuovamente gli esseri umani, però, questa volta, crea solo all'uomo (Gen, 2-7) e, soltanto dopo e a richiesta dell'uomo, crea la donna (Gen. 2.21).
Per giunta, se nella prima creazione gli dei creano entrambi i generi dal fango, nella seconda il dio crea all'uomo dalla polvere e la donna da una sua costola. Il senso comune ci dice che, anche essendo credente, solo una delle due versioni della creazione può essere la valida, visto che non sono nemmeno leggermente compatibili. Però sembra che i creazionisti non usano il nostro senso comune.
Per complicare ancora dippiù tutta la questione, troviamo nei versetti della Genesi 3,44 che. "Disse allora Yahvéh-Dio: Ecco che l'uomo si è fatto come uno di noi". Questa citazione mi sembra fra le più impressionanti dato che l'autore sembra riflettere la preoccupazione degli dei, piuttosto che di uno solo, per il fatto che l'essere umano fosse diventato quasi uno di loro. Mi domando quale delle qualità divine aveva acquistato l'uomo per assomigliarsi a loro, se l'immortalità o l'onnipotenza....Ciononostante, questa domanda, che a me sembra affascinante, non sembra per nulla tale ai creazionisti che, semplicemente, ignorano volutamente questo paragrafo.
La mia parte favorita del racconto è, senza dubbio, la seguente: "Quando gli uomini cominciarono a moltiplicarsi sulla terra e le nacquero figlie, videro i figli di Dio che le figlie degli uomini erano belle e presero per sé come mogli tra tutte loro quelle che meglio vollero,[...] C'erano giganti in quei giorni e anche dopo, quando i figli di Dio si unirono alle figlie degli uomini ed esse gli dettero figli. Questi sono gli eroi che furono da molto antico gli uomini famosi."
Una chiara distinzione tra due specie di esseri umani che, tuttavia, sono perfettamente compatibili per la procreazione. Il citare dei giganti, di eroi nati da essi...Due creazioni, una naturale un'altra divina? Figli di Dio e figli dell'uomo? Mi sembra semplicemente affascinante. Però questo, che sotto qualunque angolo, risulta totalmente contraddittorio e incoerente con la posizione creazionista, a loro non li fa nemmeno arrossire un po'.
I bambini e le bambine di molti degli stati nordamericani non impareranno nemmeno a mettere in dubbio le cose, e loro sono il futuro della nazione che è, disgraziatamente, la più potente del mondo.

http://www.enricorende.com/



27 dic 2009

FACCETTA NERA



Ieri c'è stata una simpatica "discussione" con alcuni amici di Facebook intorno alla canzone "Faccetta Nera", tra quelli che ci chiamano "nostalgici", anche se, per la nostra età non potremmo esserlo, e quelli che, come me, cerchiamo di essere un poco più obbiettivi sul tanto detestato periodo della nostra storia patria.
In questo post, senza assolutamente discutere il fondo del problema (si stava meglio quando si stava peggio?), mi piacerebbe affrontare, con l'oggettività che cerco sempre di mantenere, il tema dell'avventura africana del 1936, quella appunto di "Faccetta Nera", sopratutto dal punto di vista di una comparazione tra il "colonialismo" italiano e quello anglo-francese.
Lo spirito con cui si affrontò la conquista di Etiopia è chiaramente espresso dal ritornello della canzone:
"Faccetta nera, bell'abissina,
ti porteremo a Roma liberata
dal sole nostro tu sarai baciata
sarai camicia nera pure tu!"
E, durante l'occupazione italiana, vengono costruite strade, scuole e ospedali. E quando Heilè Selassiè riprende il potere, chiama a architetti italiani per costruire il suo palazzo in Addis Abeba.
E questo era già avvenuto in Libia: quando io viaggiavo per quei paraggi, era una soddisfazione poter parlare in italiano con i vecchi, che erano stati alla scuola italiana!
Ma l'aspetto che voglio sottolineare è un altro: i rapporti umani tra colonizzatori italiani e colonizzati, siano libici o eritrei, sono sempre stati questi, umani, da pari a pari. E che questo continui così ho potuto costatarlo personalmente, appunto in Libia, dove, per ragioni di lavoro, ho dovuto passare lunghi periodi di tempo nei campi petroliferi, tra cui quelli dell'italiana AGIP. E lì appunto ho potuto toccare con mano la differenza delle relazioni tra gli operai e tecnici locali ed italiani rispetto a quelle che si avevano negli altri campi.
Un dettaglio in più per capire l'atteggiamento dell'italiano "medio" rispetto ai nativi: quando vivevamo in Sud Africa (quella bianca dell'apartheid, per intenderci), avevamo, come tutti gli "espatriati", una servetta negra che, come dettato dalle leggi razziali, viveva nella sua casetta nel giardino della nostra casa, e che non siamo mai riusciti a convincere perché mangiasse con noi alla nostra tavola. Bene, davanti alla porta del giardino di casa nostra, c'era sempre una piccola fila di ragazze negre in cerca di lavoro, cosa che non avveniva nelle case dei vicini. Poi ci spiegarono (i nostri vicini boeri) che era perché eravamo italiani: gli italiani erano i "datori di lavoro" più ricercati dalle ragazze locali! Perché sarà?

24 dic 2009

IL NATALE DEGLI "ALTRI"



Il telegiornale della 1 di TVE (televisione statale spagnola) ha emesso un reportage dalla Cina Popolare in cui si vedevano le strade di Pechino illuminate a giorno da festoni e altre decorazioni natalizie, piene di gente (che strano, no?) allegra e festosa. La reporter commentava come "Qui (in Cina) dove Dio ufficialmente non esiste" la festa del natale è estremamente popolare. Altrettanto succede in Giappone. E, da qui la domanda: se taoisti, buddisti, scintoisti e "ufficialmente atei" festeggiano sena scrupoli il Natale, perché mai la "sensibilità" mussulmana dovrebbe essersi urtata per qualche alberello illuminato davanti alla sede della Conferenza sul Clima in Copenaghen? O per le luminarie nelle strade di Manchester? Perché sarà mai che IO (e parlo a titolo strettamente personale) non sopporto l'Islam?

21 dic 2009

RITRATTO TRAGICOMICO DELLA SPAGNA DI ZAPATERO


Letto sul blog "Batiburillo" di Policronio, con data del21 dicembre:
"Visto il panorama che teniamo e quello che si aspetta, è naturale che uno si senta tanto depresso come il pupazzetto dell'immagine. Leggano, leggano e vedranno quanta ragione c'è per deprimersi:
C'era una volta un socialista che uscì a cenare con sua moglie un sabato notte. Passando per un parco, vide suo figlio di 19 anni, buttato sul marciapiede in preda a un coma etilico e l'altro figlio di 22 anni fumando marijuana mentre si "metteva" una dose addizionale, e disse: "Ora sì che c'è libertà!"
Due mesi più tardi, quando sua figlia di 16 anni gli comunicò che veniva dalla clinica dove aveva abortito perché non voleva tenere un bambino di un uomo di 50 anni con il quale aveva avuto relazioni sessuali consentite, come dice la legge, disse: "Oltre a libertà, ora c'è uguaglianza!"
E un giorno, quando tornando dal lavoro trovò la moglie a letto con un marocchino, gridò "Viva l'integrazione!" e si sedette sul sofà a vedere la televisione, mentre il moretto terminava il suo lavoro. E nel Telegiornale ascoltò come una banda, composta da due spagnoli, tre marocchini, quattro colombiani e tre turchi, aveva introdotto in Ispagna 3.000 chili di cocaina, ed esclamò: " Questa è l'alleanza di civilizzazioni ! (*)"
Il giorno seguente andò a casa della sorella, e lè vide a suo nipote, di 12 anni, e gli chiese:
"Cosa hai imparato oggi a scuola?"
"Oggi mi hanno insegnato 40 forme di masturbarmi, 10 forme di mettermi il preservativo e 25 modi di avere un coito soddisfacente, oltra a quanto sia degno e meraviglioso essere omosessuale"
"Viv la 'Educazione per la cittadinanza'!" (**)
E, al tornare a casa, vide alcuni giovani della sinistra separatista basca bruciando un autobus. E si disse: "Sissignore, ora la sinistra può sviluppare il suo progetto, non come prima( con Franco, NDT) che erano perseguitati dalla dittatura!"
E, alcuni metri più avanti, nella sua stessa strada, osservò come un impresario rovinato slatava al vuoto da una terrazza. E pensò "E poi dicono che non ci sono soluzioni alla crisi!"
E così, mentre passeggiava, rifletteva su come sta bene la Spagna. E si disse a se stesso. "Eppure cè ancora qualche idiota dei miei fondelli che vota alla destra!"

(*) Un delle "brillanti" idee di Zapatero (NDT)
(**) Materia di insegnamento, obbligatoria, che sostituisce alla vecchia etica e/o religione.

19 dic 2009

CONSIGLI A UNA MADRE MUSSULMANA


Questa volta non è farina del mio sacco, debbo ammetterlo: è il commento di un lettore anonimo ad un articolo comparso nel giornale spagnolo "El País" di qualche giorno fa, che riportava la notizia del "tribunale coranico" che si erano montati, in una cittadina spagnola, otto marocchini per giudicare un'adultera secondo la "sharìa" ( vedi il mio post del 7 dicembre "Ma dove vogliono arrivare?"). Ho dubitato molto se pubblicarlo o no. Lo ammetto, è un "furto" di una proprietà intellettuale, ma, forse, essendo l'autore anonimo, non mi chiuderanno il blog...
Traduco:
"Avranno un futuro stupendo le tue figliolette. Potranno sposarsi con lo stesso uomo e non dovranno andare a lavorare. Potranno rimanere in casa per crescere i figli del marito comune, e in più non dovranno occuparsi di amministrazione di beni o proprietà, giacché non possederanno nulla, tutto sarà del marito. Dico dippiù: spese in salute e bellezza non sono necessarie, non devono essere attraenti salvo che per il loro marito comune. Si potranno lasciar crescere i baffi, mangiare tutto quello che vogliono e ingrassare. Lavarsi? No! giacché questo significherebbe avere un odore piacevole per altri uomini e li provocherebbero sessualmente. Viveranno come autentiche principesse chiuse in casa, uscendo solo per fare la spesa o sbrigare faccende necessarie per suo marito o i suoi figli. Viveranno meglio che le donne libere dell'occidente, che debbono lavorare, che debbono adornarsi, che sono peccatrici per provocare continuamente gli smisurati desideri carnali degli uomini. Io comincerei già a preparale..."


12 dic 2009

COMICITÀ E VOLGARITÀ


Dite quello che volete. Sarò un Matusalemme, un retrogrado, un laudator temporis acti, però mi domando fino a che punto possa essere valida l'equazione "comicità = volgarità".

Mi spiego.
In questi ultimo tempi, grazie a i post dei miei amici su Facebook e le mie "ricerche" particolari in quella miniera apparentemente senza fondo che è YouTube, ho conosciuti alcuni giovani comici che ancora non sono arrivati qui in Spagna ma che, per quello che ho potuto capire, stanno riscuotendo un buon successo lì in Italia. Uno di questi è Dario Cassini, del quale è questo scketch apparso, appunto, su YouTube.


Sottile, ironico, un buon osservatore della realtà di coppia di oggi, ha un solo difetto: non riesce a fare più di un minuto di monologo senza dire una parola mal sonante e volgare.
Ai miei tempi, un secolo fa, i grandi comici riuscivano a farci ridere senza necessità di dire parolacce o evocare situazioni scabrose.
E chiudo questa breve riflessione con uno scketch degli anni '60 di quello che forse è stato il primo grande monologhista d'Italia, un giovanissimo Walter Chiari, e mi commenterete se avete almeno sorriso o no.

(Chiedo scusa per la qualità del video di Walter Chiari, me stava "dentro" del video di un'intervista allo stesso Walter, e ho dovuto fare giochi di presigio per "tirarlo fuori"!)

10 dic 2009

IL VACCINO ANTI-H1N1: UN COCKTAIL AL MERCURIO

Mi figlio Enrico mi ha mandato per e-mail, in tutt'altro contesto rispetto a quello di cui voglio parlare qui, un articolo del 2007 che riporta la notizia che, analisi effettuate sull'acqua potabile che si distribuiva in tutta Las Palmas di Gran Canaria, mostravano un contenuto in boro da un 10 al 30% in più di quello permesso dal Ministero di Salute: 1,1 a 1,3 mg/l rispetto all' 1,0 della norma legale.
Questo obbligò all'Impresa che gestisce l'impianto di dissalazione dell'acqua di mare che fornisce l'acqua potabile alla città, a fermare l'impianto stesso fino a che si fosse risolto il problema, cosa molto complicata tecnicamente, e che tardò mesi per essere risolto in maniera soddisfacente. Nel frattempo, il comune fu obbligato a comprare, a costi elevati, acqua potabile a vari pozzi e dissalatrici private.
Questo mi ha portato a fare alcune riflessioni sulla polemica attuale "vaccino si / vaccino no" per colpa del mercurio.
Vediamo:
Che il mercurio possa causare danni irreversibili al sistema nervoso e alla dentatura, è dimostrato. Però non risulta che Evangelista Torricelli sia morto demente: sdentato, chissà, ma a quell'epoca non sarebbe stato l'unico.
Il tema è lo stesso rispetto al benzopirene e agli altri "aromatici" del fumo del tabacco, e lo stesso contro cui lottò Erin Brockevich (portata sugli schermi da una insuperabile Julia Roberts), il cromo esavalente.
Mi spiego: in tutti e quattro questi casi (boro, mercurio, benzopirene e simili, cromo esavalente) e quello dell'amianto con l'asbestosi stiamo parlando di avvelenamenti a medio-lungo temine, di dolenzie croniche, non per questo trascurabili, ma sempre effetto di contatti PROLUNGATI (a volte di anni) con il patogeno.
Chi può credere che UNA UNICA dose, UNA SOLA VOLTA nella vita, di vaccino con solo tracce di mercurio (0,5 a 2 microgrammi per dose!) possa avere conseguenze sui soggetti vaccinati?
È evidente che dietro la virulenta campagna contro il vaccino, per i media e Internet, ci sono interessi di altra natura.
Essere "antisitema" è una scelta politica, e, in un società fin troppo libera, non diversa da essere anti-USA o anti-non so che. Ma non è giusto, a mio modesto modo di vedere, fare danno a molti (i potenziali pazienti) per danneggiare a pochi (le farmaceutiche), per potenti, ricchi, monopolizzatori e sporchi capitalisti che essi siano!

7 dic 2009

MA DOVE VOGLIONO ARRIVARE?



Ma dove vogliono arrivare, queste bestie?
Leggo sull'edizione digitale di oggi di "El Mundo", prestigioso giornale spagnolo:
"I Mosos d'Esquadra (la polizia uniformata di Catalonia) hanno confermato ieri l'arresto di nove uomini di origine magrebina...per i delitti di detenzione illegale, associazione a delinquere e tentativo di omicidio contro una donna alla quale (essi) avevano processato e condannato a morte per adulterio....I nove arrestati avevano costituito un tribunale, secondo la dottrina della 'sharia'...
Però la donna...riuscì a sfuggire loro, raggiungere un commissariato e denunciare il fatto
"
Fin qui i fatti. E, di qui la domanda: fino a dove vogliono arrivare, queste bestie? Sono stati accolti, lavorano e vivono in un paese come la Spagna, dove esiste il diritto positivo. Con che presunzione possono pensare che la "loro" dannata legge possa essere superiore a quella del Paese in cui vivono?
Nella testa di chi può venire un pensiero così aberrante? Qui non è più solo questione di essere cristiani, ebrei, mussulmani o scintoisti o induisti: non si può sovrapporre una legge religiosa alla legge del Pese, sia quello che sia questo Paese. Che la "sharia" la applichino in Somalia o in Afganistan, o, magari in Irak, ma che lascino in pace il mondo civilizzato!

3 dic 2009

BUON NATALE!


Mia cugina Luciana, cattolica convinta e praticante, non capisce come possa piacere, a me ateo dichiarato, il Natale.
Onestamente, non vedo l'incompatibilità tra il non credere e l'apprezzare questa festa così intima e familiare. Il Natale è l'occasione di riunire tutta la famiglia, di riabbracciare i cari che magari non si vedono da mesi, di conoscere i "nuovi arrivati" (nipotini, fidanzati o fidanzate dei figli) di tornare a sentire il calore di quelle vecchie famiglie patriarcali oggi scomparse, quando, sotto lo stesso tetto, convivevano tre generazioni...
Questo "spirito natalizio" è sceneggiato magistralmente, qui in Ispagna, (curiosamente) in una magnifica campagna pubblicitaria che "passa", ogni Natale, un fabbricante locale di torrone, e il cui light-motive è, appunto "Torna, a casa torna, torna al focolare, chè oggi è vigilia e domani è Natale".
In fin dei conti, i mussulmani, che ovviamente non credono in Gesù come figlio di Dio, hanno anche la loro festa familiare, che riunisce a tutta la famiglia, nella "festa dell'agnello".
E, dall'altro lato dell'Atlantico, negli USA, il "Thanks-giving day", con il tradizionale tacchino ripieno e la salsa di arandano, si può considerare, sotto l'aspetto di festa di riunione della famiglia, un vero e proprio Natale laico.
Quindi, Luciana: perché non si può non credere e, allo stesso tempo, "sentire" il Natale nel profondo del cuore?

2 dic 2009

LA STORIA SI RIPETE?



La notizia: la Svizzera, in un referendum, ha proibito la costruzione di minareti nel suo territorio.
Non voglio qui entrare nel merito se la decisione dei cittadini svizzeri è la più corretta, è semplicemente corretta, politicamente corretta o semplicemente un errore magistrale.
Però il dibattito (minareti si - minareti no) in sé, mi ha portato a fare una riflessione.
Se dobbiamo dar credito alla teoria di Giambattista Vico dei corsi e ricorsi della storia, potremmo stare agli inizi di uno di questi ricorsi.
Mi spiego: quando, ventun secoli fa, gli apostoli Pietro e Paolo approdarono al mondo "gentile" della Roma pagana, i cristiani erano quattro gatti, ignorati quando non disprezzati e perfino perseguitati. Oggi sono 2 miliardi, e il cristianesimo, in tutte le sue varie forme, è la religione maggioritaria in tutto il mondo occidentale.
Però oggi stiamo assistendo a un fenomeno, in qualche modo, analogo a la espansione del cristianesimo a scapito delle religioni e dei culti tradizionali: grazie, sopratutto, alla massiccia immigrazione di arabi di tutte le provenienze, pachistani e altri mussulmani nel cuore più "tradizionale" dell'occidente cristiano, l'Islam si sta proponendo come un possibile sostituto (in termine numerico, se non altro) del cristianesimo.
Stiamo forse assistendo all'inizio di un "ricorso vichiano" della storia?
Ci vorranno, chissà, secoli per questo sia completo e noi, dico i cristiani del 2009, non vivremo abbastanza per vederlo. Però, dicono in Ispagna, "No se pueden poner puertas al campo" (non si possono mettere porte alla campagna) e sembra che il sogno di Bin Laden possa farsi realtà.

29 nov 2009

LA QUINTA COLONNA



A Manchester (GB), i pachistani, che hanno la maggioranza nel consiglio comunale, hanno proibito le luminarie natalizie per non offendere ai mussulmani.
In tutta Europa toglieranno i crocifissi dalle aule per non ferire suscettibilità.
Però, qui, nella cittadina Canaria dove vivo, lo scorso venerdì, "festa dell'agnello" per i mussulmani, ci ha risvegliato alle otto di mattina la voce del muezzin che, da non localizzabili altoparlanti a tutto volume, leggeva il Corano.
Noialtri dobbiamo rispetto per loro, però loro ne hanno altrettanto per noi?
Meno male che in occidente la sola idea di una guerra di religione (combattuta armi in mano) è inconcepibile, sennò avremmo in casa una "quinta colonna" sempre più numerosa...

25 nov 2009

SPRECONI vs AFFAMATI


Un articolo, firmato per Alessandra Farkas, comparso sull'edizione digitale del "Corriere della Sera" di oggi, riporta uno scioccante studio realizzato da Kevin Hall del National Institute of Diabetes and Digestive and Kidney Diseases di Bethesda, in Maryland, pubblicato oggi sulla rivista PLoS ONE.
Secondo lo studio citato dalla Farkas, "mentre oltre un miliardo di persone nei paesi in via di sviluppo muoiono di fame il cibo gettato nei mondezzai dagli americani è aumentato del 50% dal 1974 ad oggi, raggiungendo uno spreco di oltre 1400 calorie pro capite al giorno. Pari complessivamente a 150 milioni di miliardi di calorie l'anno."
Il dato è di per sé indignante. Però l'indignazione aumenta, se possibile, quando, facendo i conti, vediamo che "Secondo Hall, le calorie buttate quotidianamente nella pattumiera da ogni singolo americano equivalgono a quasi i tre quarti del fabbisogno giornaliero di un altro essere umano, che è intorno a 2000 calorie. Ogni americano, in sostanza, getta via una quantità di cibo sufficiente a sfamare un altro individuo."
E c'è ancora un'altra considerazione da fare: "Più si butta e più si inquina. Come? Quando gettiamo via gli avanzi nella spazzatura, finiamo di fatto per sprecare l'acqua e il petrolio serviti per la produzione e il trasporto di quei cibi, teorizza il rapporto, oltre ad aumentare le emissioni di CO2 e metano per via della decomposizione degli alimenti".
A questo punto, permettetemi di citare un'amica, la dottoressa Federica Ciani, che, dalla sua pagina di Facebook, ci invita a comprare un libretto edito dalla sua ONLUS, ricordandoci che "Con 10 euro (il prezzo del libretto è di 11 €) noi ci paghiamo una pizza+ birra, loro (i bambini di Madagascar) hanno un piatto di riso al giorno per un mese..."



24 nov 2009

LE RELIGIONI "SEMITICHE"



Qualche giorno fa, mio figlio Enrico, storico e autore di una interessante teoria sulla nascita della religione come conseguenza del cambio nell'alimentazione dell'uomo nel Neolitico (vedi il mio post anteriore "Il teorema di Dio"), mi mandava l'e-mail che trascrivo in risposta a uno mio in cui gli domandavo perché, secondo lui, nei paesi mussulmani non è sorto un Enrico VIII o un Martìn Lutero, perché non c'è stato un Rinascimento.
"Sono sicurissimo che il rinascimento arriverà prima o poi al Islam, e che la cultura si rilasserà un poco sul piano dei diritti umani, eccetera. Però ho sempre il feeling, non lo posso evitare, che c'è un qualcosa di fisiologico nella razza semita che li fa essere proclivi all'estremismo religioso: il mangiare, forse? eh eh eh!No lo so. Ma sempre che ci penso vedo la stessa cosa: nel principio dei tempi, nasce dal niente Zoroastro, e crea la prima religione monoteista e con tendenze estremiste, il mazdeismo, che punisce a tutti quelli che non credano nel unico dio; e da li, poi, la storia è facile da seguire fino ad arrivare a Mosè, Abramo, Isacco, Davide, Gesù, Maometto, Bahaì... tutti semiti. Non è evidente? Sono l'unico che se ne è reso conto? Guarda la storia delle religioni delle altri parti del mondo. E in occidente, dove ci siamo abbracciati a una religione di tipo semita, guarda cosa è successo: abbiamo avuto un rinascimento, un Illuminismo, e poco a poco, li stiamo mandando a quel paese a tutti i preti e company. L'equazione, dico io, non è semplice da capire? "
Anche se l'ipotesi "genetica" di Enrico non è da scartare completamente, credo che qui siano opportune due riflessioni.
Primo, non dobbiamo dimenticare che nell'El Andalus (annichilato poi dalla cattolicissima Spagna di Fernando e Isabella) ed il Califfato di Baghdad, con Harun Al Rashid (travolto per sempre dalle orde mongole di Hulau, nipote di Gengis Kan) ci fu una notevole fioritura di culturale e scientifica: non dimentichiamo che Avicenna e i medici andalusi mandarono definitivamente in pensione Ippocrate e Galeno, e sono i padri della medicina moderna.
In secondo luogo, per quanto riguarda l'affermazione di Enrico che "in occidente, ... ci siamo abbracciati a una religione di tipo semita" non dobbiamo dimenticare che, in occidente, avevamo il back-ground, il retroterra di millenni di cultura greco-romana. E se Costantino non avesse imposto, per ragioni solamente politiche, il cristianesimo a tutto l'Impero Romano? Ma con i "se" non si fa la storia....
Sicché, la mia domanda "perché nel mondo islamico non c'è stato un Rinascimento" rimane senza risposta...

20 nov 2009

TERRORISTI IN USA



Nell'edizione digitale del "Washington Post" di oggi leggo una notizia che, se non incredibile, si dà adito a una riflessione quanto meno sconcertante.
In un articolo firmato da Peter Slevin e Spencer S. Hsu, si legge come sia possibile che gli attentati dei terroristi dell'intorno di Al Qaeda possano essere concepiti e programmati dall'estero.
Dicono i due autori dell'articolo:
"David C. Headley, in cittadino di Chicago accusato di ricercare possibili obbiettivi per il terrorismo islamista in India e programmare l'uccisione di due giornalisti danesi (quelli delle famose vignette su Maometto, N.d.T.), non è stato sempre David C. Headly.
Fino al 2006, era Daood Gilani, ma ha raccontato agli investigatori che si era cambiato di nome per sollevare meno sospetti quando viaggiava all'estero. Ha vissuto di forma anonima in un appartamento affittato col nome di una persona morta, cambiava spesso l'indirizzo di e-mail e parlava in codice al telefono
".
Con grande ricchezza di dettagli, l'articolo ci dice come Gilani fosse in contatto con un altro possibile islamista, Tahawwur Hussain Rana, e i due cooperassero con due organizzazioni terroriste operanti in Pakistan e prossime ad Al Qaeda, Lashkar-i-Taiba e Harkat-e-Jihad-e-Islami.
Senza entrare, qui, in maggiori dettagli (chi è interessato può leggere l'articolo, di due pagine, sul Washington Post) vale la pena riportare l'amara osservazione del Presidente di un subcomitato di Sicurezza Interna, Jane Harman: "Abbiamo sempre cercato persone che volessero attaccarci a noi, qui negli USA. Non abbiamo mai cercato realmente negli USA persone che volessero attaccare altri Paesi."
È davvero tanto poco sicuro il mondo in cui viviamo, se nemmeno la prima potenza mondiale riesce a controllare questi diavoli?

17 nov 2009

SINITE PARVULOS VENIRE AD ME











A me, generalmente, non piace parlare di politica, meno di quella italiana, giacché, vivendo all'estero, non mi affette, non mi interessa e non la capisco.
Però un amico mi ha raccontato una barzelletta che mi ha fatto sorridere, e che voglio condividere con i miei cinque lettori. Eccola qui:
Il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi vuole aumentare la sua popolarità. Arriva in una scuola elementare e spiega il suo piano digoverno.Chiede nel frattempo che i bambini facciano delle domande. Il piccolo Leandro chiede la parola: - Signore, ho tre domande da farle:

1. Lo stalliere di Arcore Vittorio Mangano e l'onorevole Marcello dell'Utri erano gli intermediari tra lei e la mafia?
2. Che rapporti ha intrattenuto con l'allora minorenne Noemi e le altre escort del faccendiere Tarantini?
3. Lei non pensa che il lodo Alfano sia una legge ad personam assolutamente incostituzionale?
In quel momento suona la campanella della ricreazione e tutti gli alunniescono dall'aula.
Al ritorno Berlusconi invita nuovamente i bambini a fare delle domande e un altro bambino, Nando gli chiede: - Presidente, ho cinque domande da farle:
1. Lo stalliere di Arcore Vittorio Mangano e l'onorevole Marcello dell'Utri erano gli intermediari tra lei e la mafia?
2. Che rapporti ha intrattenuto con l'allora minorenne Noemi e le altre escort del faccendiere Tarantini?
3. Lei non pensa che il lodo Alfano sia una legge ad personam assolutamente incostituzionale?
4. Perché la campanella della ricreazione ha suonato 20 minuti prima?
5. Che fine ha fatto il mio amichetto Leandro ?

10 nov 2009

VENDETTA, TREMENDA VENDETTA






"Si, vendetta, tremenda vendetta!" canta Rigoletto nell'omonima opera di Verdi.
E di vendetta mi sa l'ultima notizia sull'estremismo ebraico in Israele: vendetta contro le angherie che hanno dovuto sopportare gli ebrei negli ultimi sei secoli, dalle ripetute espulsioni in massa all'olocausto.
Ma veniamo alla notizia.
Leggo (e traduco liberamente), sulla edizione digitale di oggi del giornale spagnolo "El Mundo", un articolo firmato da Javier Espinosa, e intitolato "La guida completa per l'assassinato di non-ebrei".
É questo il titolo che da un giornale Israelita per presentare il libro religioso pubblicato questo lunedì dal conosciuto rabbino Yitzhak Shapiro, uno dei liders spirituali della colonia (ebrea) di Yizhar, nelle vicinanze di Nablus, in Cisgiordania.
Gli insegnamenti del Re, così si intitola il manoscritto, é un compendio di lezioni nel quale si giustifica con argomenti teologici l'omicidio di non-ebrei, inclusi bambini e civili.
"Qualunque cittadino di uno stato che si opponga a noi, che appoggia ai suoi soldati, o esprime soddisfazione per le loro azioni va considerato un perseguito e può essere assassinato. Anche chiunque debiliti al nostro stato con parole o azioni similari va considerato come perseguito".
Shapiro si riferisce anche alla morte di bambini, che approva considerandoli ostacoli intrappolati nel mezzo di un conflitto, la cui presenza aiuta all'assassino, "e sta chiaro che, al crescere ci faranno danno."
Qui, viene spontanea la macabra barzelletta su Hitler: "Quali furono i due grandi errori dei Hitler? Il primo, di voler sterminate gli ebrei. Il secondo, di non portare a termine il progetto".
Eppure, io sono convinto che l'esistenza di uno stato di Israele sia stato il risultato di un tremendo senso di colpa delle Potenze Occidentali. Hanno rubato terre a gente (i palestinesi) che da innumerevoli generazione le avevano coltivato con amore, ci avevano sepolto i loro morti e dato alla luce i loro figli, per regalarle, gratis et amore dei, ad apatridi, che dallo stesso numero di secoli vivevano tranquillamente non ospiti, ma cittadini di pieno diritto, in una miriade di nazione che li avevano accolti, a volte perfino coccolati, arricchendosi e prosperando normalmente dippiù che i propri nazionali. È giusto, questo? Non lo so. Però mi risulta aberrante l'atteggiamento di questo signore autore del libro citato.
Io, che sono fondamentalmente un bonaccione, con una profonda formazione umanistica (otto anni di latino e cinque di greco, appresi cinquanta e passa anni fà, in un Liceo Classico di altri tempi,) (*) non sono né antiebreo, né atisemita, né nantiinduista, né anti scintoista eccetera eccetera. Però non posso fare a meno di formularmi una domanda esistenziale: se siamo tutti fratelli, tutti figli di Dio, Jahvè, Alà, Shiva-Brahama-Visnù, perché dobbiamo dilaniarci con guerre fratricide, solo per dimostrare la grandezza del nostro Dio?

(*) Alle fine ho scelto la Chimica Industriale. Misteri delle vita!

9 nov 2009

L'ISLAM, ANCORA NEL MEDIO EVO?



È diventato un luogo comune (anche io, lo ammetto, l'ho usato spesso) affermare che l'Islam è ancorato nel Medio Evo.
Però ho riflettuto che, con questa affermazione, con la quale cataloghiamo il Medio Evo come un'epoca oscura di diffusa ignoranza, ci dimentichiamo troppo facilmente di grandi e grandissimi nomi come, solo per citarne alcuni, Dante, Petrarca, Boccaccio, Chauser ("The Canterbury Tales"), Cimabue, Giotto, Ghiberti, e gli ignoti costruttori di Nôtre Dame di Parigi o della Cattedrale di Canterbury...
Dove, nel mondo mussulmano, hanno fiorito geni come questi?
E non mi si venga con El Andalus": in Toledo, gli arabi della dinastia Nazarì (scomparsi nel 1492 con Boabdil di Granata) avevano convissuto e interagito con ebrei e spagnoli, e si può dimostrare un fluido intercambio tra le tre culture. E quando il califfato di Baghdad (quello del Harun Al Rascid delle "Mille e Una Notti", per intenderci) fu invaso prima da Hulago (nipote di Gangis Khan) nel 1258, poi, definitivamente, da Tamerlano nel 1301, si spense l'ultimo barlume di cultura araba.
Gli arabi di oggi, gli islamisti capaci di dinamitare tre gigantesche statue di Budda in Afganistan, di non tollerare alcune più o meno innocenti vignette satiriche su Maometto, non stanno nel Medio Evo, stanno semplicemente fuori del mondo civilizzato e della storia!




7 nov 2009

IL CROCFISSO NELLE AULE



Stavo leggendo, sull'edizione digitale de "Il Corriere della Sera" di oggi, un profondo articolo, firmato da Claudio Magrìs, che mi piacerebbe riassumere e commentare per i miei cinque lettori.
Riporto i passi che mi sembrano più significativi:
"Quella figura rappresenta per alcuni ciò che rappresentava per Dostoevskij, il figlio di Dio morto per gli uomini; come tale non offende nessuno, purché ovviamente non si voglia inculcare a forza o subdolamente questa fede a chi non la condivide. Per altri, per molti, potenzialmente per tutti, esso rappresenta ciò che esso rappresentava per Tolstoj o per Gandhi, che non credevano alla sua divinità ma lo consideravano un simbolo, un volto universale dell’umanità, della sofferenza e della carità che la riscatta."
E, più avanti:
"Quell’uomo in croce che ha proferito il rivoluzionario discorso delle Beatitudini non può essere cancellato dalla coscienza, neanche da quella di chi non lo crede figlio di Dio."
Io, personalmente, dopo quattordici anni passati studiando in collegi religiosi, ho finito per non creder più. Inoltre, oggi come oggi, si dubita sulla realtà storica, indimostrabile, di Gesù.
Però non posso non condividere quello che dice Magrìs, che il messaggio, suo o no, che ci hanno lasciato i Vangeli è, da un punto di vista etico, quello che ha conformato la società occidentale.
Aggiunge Magrìs: "La sentenza (della Corte Europea)...darà a tanti buffoni la tronfia soddisfazione di atteggiarsi a buon prezzo a campioni della Libertà o dei Valori, il crocifisso troverà i difensori più ipocriti e indegni, quelli che a suo tempo lui definì «sepolcri imbiancati»".
Per chi voglia leggere l'articolo completa (ne vale la pena), segua questo link:
http://www.corriere.it/editoriali/09_novembre_07/Il-crocifisso-simbolo-di-sofferenza-che-non-puo-offendere-nessuno-claudio-magris_bbaa4b9e-cb6d-11de-8d35-00144f02aabc.shtml

6 nov 2009

ANCORA UN'ALTRA AZIONE EROICA


Leggo sulla edizione digitale di oggi di "El Pais" (il giornale più letto di Spagna), questa notizia:
Due uomini di nazionalità marocchina sono stati detenuti dalla "Guardia Civil" (l'equivalente spagnolo dei carabinieri) in Socuéllamos (Ciudad Real) per aver propinato un "brutale " pestaggio a una donna, pure lei marocchina, che soffrì un aborto a conseguenza della aggressione, perché non portava velo.
I fatti, conosciuti oggi si produssero il passato 14 ottobre alle 9.00 nella scuola elementare El Coso, quando i due uomini andarono a riprendere il figlio di uno di loro e osservarono alla donna senza il velo islamico che anche lei era andata a riprendere suo figlio.
I due uomini ... non sono parenti della vittima...
Credo che non siano necessari commenti....

3 nov 2009

LA SPERIMENTAZIONE CON ANIMALI



È vero, i poveri animaletti usati come cavie nella sperimentazione clinica e farmacologica fanno pena.
Però, quale sarebbe l'alternativa, come si determinerebbe, per esempio la dl/50 (misura della tossicità di un farmaco)? Con "cavie" umane?
Forse non ci rendiamo conto di quanto grande sia stato il contributo (certamente involontario) che tantissimi animali hanno dato ai progressi, non solo in medicina e farmacologia, ma anche in biologia o genetica, progressi che hanno aiutato a migliorare la vita dell'uomo.
Chissà non tutti sappiano che, senza questa sperimentazione tanto crudele per alcuni animi ipersensibili, staremmo ancora con i cataplasmi di seme di lino, con le boccette con la fiammella dentro per assorbire il liquido che si accumula nella pleura di un infermo di polmonite, con le sanguisughe per ridurre la pressione sanguigna (si usavano ancora quando io ero bambino)...
Un vecchio detto latino recita mors tua vita mea e, se mi si permette l'egoismo, meglio diecimila topi, conigli, o perfino macacus rhesus che UN SOLO UOMO!

ZIO BENITO (IL VENETENNIO NERO)



Io credo sinceramente che, dopo più di ottanta anni dalla comparsa di Benito Mussolini nella scena politica italiana, e a più di sessanta anni dalla sua morte, sarebbe ora di vedere anche le non poche cose positive che ha fatto, alcune delle quali ancora perdurano a beneficio di tutti gli italiani (compresi gli antifascisti più viscerali).
Vediamo qualche data:
- 30 dicembre 1923: il regio decreto n. 284 con questa data stabilisce la creazione degli Enti Comunali di Assistenza (ECA) con compito di «coordinamento di tutte le attività, pubbliche o private, volte al soccorso degli indigenti, provvedendo, se necessario, alle loro cure, o promuovendo ove possibile l'educazione, l'istruzione e l'avviamento alle professioni, arti e mestieri». Essi verranno unificati in due enti territoriali deputati all'assistenza sanitaria e materiale dei poveri e dell'infanzia abbandonata col regio decreto del 3 marzo 1933 n. 383
- 17 aprile 1925: con la legge n. 473 vengono sancite le nuove norme igieniche per le imprese, con l'obbligo di provvedere al servizio sanitario nell'azienda, di non gravare donne e minorenni con carichi eccessivi e di segnalare come tali e custodire le sostanze nocive. I contratti nazionali di lavoro assumevano forza di legge e i «padroni» («datori di lavoro») potevano stipulare contratti individuali difformi dai collettivi di categoria solo se erano previste condizioni migliori per i lavoratori.
- Tra il 1928 e il 1931 si sviluppa il progetto della bonifica dei territori paludosi ancora presenti nella penisola italiana (tra cui l'Agro Pontino). Ai nuovi coloni, in gran parte provenienti dalle regioni delle tre Venezie, si regalava la casa, gli strumenti di lavoro, le sementi per la prima semina. Le bonifiche permisero anche l'attuazione di un'efficace programma sanitario che consentì di debellare la malaria
, con risultati significativi anche contro la tubercolosi, il vaiolo, la pellagra e la rabbia.
- 21 giugno
del 1925 si tiene il quarto ed ultimo congresso del PNF, in cui Mussolini invita le camicie nere ad abbandonare definitivamente la violenza. Molti elementi squadristi furono resi impotenti entro la fine dell'anno grazie alla riforma del sistema di polizia (e ciò permise il rafforzamento del potere dell'esecutivo)
- 20 ottobre
dello stesso anno, Mussolini nomina Cesare Mori prefetto di Palermo, con poteri straordinari e con competenza estesa a tutta la Sicilia, al fine di porre un freno al fenomeno mafioso nell'isola (purtroppo, non ci riuscì).
- 11 febbraio 1929:
Mussolini pone termine alla decennale questione romana, firmando col cardinale Pietro Gasparri i patti lateranensi, ratificati alla Camera in maggio.
- 1933: viene creato l'Istituto Nazionale Fascista della Previdenza Sociale (INFPS), che assumerà dal 1943
la denominazione di INPS, un ente di diritto pubblico dotato di personalità giuridica e a gestione autonoma con lo scopo di garantire la previdenza sociale ai lavoratori. In quegli anni ebbe origine del primo vero sistema pensionistico italiano: a carico dell'INFPS fu l'assicurazione (obbligatoria) contro la vecchiaia, estesa dai soli dipendenti pubblici (per i quali aveva il nome di pensione) a quelli privati. (Ricordiamo che l'INPS esiste ancora oggi).
- 22 marzo 1934: La legge n. 654 per la tutela della maternità delle lavoratrici e la legge 26 aprile 1934 n. 653 per la tutela del lavoro della donna e del fanciullo stabiliscono il diritto alla conservazione del posto di lavoro per le lavoratrici incinte, un periodo di licenza prima e dopo il parto, e permessi obbligatori per l'allattamento (per le aziende con più di 50 operaie vi era l'obbligo di predisporre un locale per tale scopo).
Questo è il "mostro" che trascinò l'Italia alla guerra, alleandosi con Hitler.
Vale la pena di ricordare due cose:
Nell'aprile 1940 circa cinquantamila operai lavoravano a costruire fortificazioni sul Brennero e cinquemila per la difesa delle valli piemontesi contro una possibile invasione tedesca.
Al vedere l'imparabile avanzata tedesca, e cosciente che non avrebbe potuto resistere contro la potenza bellica di Hitler, Mussolini adottò il consiglio di Macchiavelli: se non puoi vincere a un nemico, fattelo amico.

RAZZISMO? SECONDA PARTE






So già che qualcuno dei miei cinque lettori salterà su dicendomi che noi cristiani abbiamo fatto anche di peggio. Però invito questo lettore a far una riflessione.
Anche nei momenti più oscuri della storia della Chiesa, quando l'Inquisizione atterriva agli eretici e a quelli che, onestamente, cercavano una conoscenza più profonda della realtà che quella che davano le Scritture, o che solamente erano povere vecchie dementi, anche allora non è arrivata, la Chiesa, ad estremi come quelli a cui stiamo assistendo oggi nei paesi del Islam. Anche nel profondo Medio Evo la giurisdizione civile era separata da quella ecclesiastica. Basti ricordare che lo stesso Dante criticava le donne della sua Firenze (e parliamo, ricordiamolo, del secolo XIV) perché portavano vestiti che lasciavano quasi totalmente allo scoperto il seno. Eppure, nessuna fiorentina è mai stata frustata in pubblico per questo "delitto".
In Indonesia, invece, quattro giovani donne sono state condannate a ricevere 60 frustate...per indossare blue-jeans in pubblico.
Sempre in Indonesia, è stato vietato un concerto di Beyoncè perché ritenuto "immorale" (vedasi il mio post del 20 di ottobre) e adesso sembra che la stessa sorte toccherà a un concerto della sexy cantante in Egitto.
In Marocco, infrangere il digiuno del Ramadam è tipificato come reato nel codice penale.
In Nigeria, esisteva una setta islamista radicale, sembra ora sgominata, denominata Boko Haram (letteralmente: "la istruzione è proibita") i cui membri considerano che le sue donne non debbono essere viste da altri uomini e che i suoi figli non debbano ricevere altra educazione che quella coranica.
In Somalia, un portavoce delle "Al Shabaab" (milizie islamiche) annunziò che saranno condotti davanti a un tribunale due assessori (occidentali) del governo interino somalo, "accusati di spionaggio e di cospirazione contro l'Islam".
In Afganistan, le donne sono obbligate alla tortura quotidiana di indossare il burka (vedi il post del 21 di ottobre sul velo islamico).
Non è sufficiente?

2 nov 2009

RAZZISMO?

È probabile che mi si taccerà di razzista per quello che sto pensando. Be' si, lo ammetto, sono razzista. Attenti, però: io sono un tipo molto pacifico, che non farebbe male ad una mosca. Il mio razzismo è puramente intellettuale.
Vediamo: vi ricordate il detto "Graecia capta ferum captorem coepit" (la Grecia, conquistata, conquistò il barbaro conquistatore - i Romani, per maggior chiarezza)?
Bene, qualcosa molto simile successe con i popoli germanici che invasero l'impero romano. Arrivarono con le loro lingue, i loro costumi, le loro leggi. Eppure, poco a poco, finirono per assorbirne la lingua (di qui le lingue neolatine che parliamo oggi), il diritto, i costumi dei romani. Ed è per questo che Italiani, Francesi, Sapagnoli e Portoghesi possiamo oggi presumere di essere "magnanimi Remi nepotes", per dirlo con Catullo.
E gli Arabi? I caprai della penisola Araba invasero tutto il nord di Africa, con la scimitarra in una mano e il Corano nell'altra, e imposero la loro fede, la loro legge, la loro lingua e la loro scrittura. E, come una invasione di cavallette, niente lasciarono dietro di sé della cultura romana delle colonie d'Africa. E oggi stanno invadendo, anche se di forma pacifica, la vecchia Europa ( serva come esempio la città di Manchester, in Inghilterra, dove il consiglio comunale, con maggioranza pachistana, ha proibito le luminarie natalizie "per rispetto ai cittadini mussulmani che si sentivano offesi").
E non ci sono motivi per essere razzista?


1 nov 2009

IL TEOREMA DI DIO


Mio figlio Enrico, laureato in storia antica e scrittore, ha pubblicato, in spagnolo, sulla sua pagina web (http:/enricorende.com), una teoria molto interessante, che ha intitolato "La nueva teodicea".
Per quei cinque lettori miei che non parlano spagnolo, mi si permetta di riassumere qui una teoria che io stimo molto interessante, oltre che molto sensata.
Però, giacché la mia formazione è scientifica e non letterario-filosofica, lo farò nella maniera che mi è più congeniale: come se di un teorema matematico si trattasse, il "Teorema di Dio".

IPOTESI: Al passare del paleolitico al neolitico,circa 9000 anni fa, con la nascita dell'agricoltura, la dieta base dell'uomo si arricchì nel consumo di cereali, fonti molto più ricche in carboidrati e, di conseguenza, in glucosio, che, come sappiamo, è il "carburante" del cervello.

TESI: È evidente che il cambio nell'alimentazione provocò un aumento delle capacità intellettuali e, come conseguenza di un tipo di vita con più tempo libero e più tranquilla, favorì che l' "Homo ceralis" (come lo definisce Enrico) cominciasse a farsi domande come "Chi sono, da dove vengo, verso dove vado? Che ci sta dietro il sorgere e il tramonto del sole o il cambio delle stagioni?".
A questo bisogna aggiungere una caratteristica comune a tutti gli uomini, anche i "sapiens sapiens" del secolo XXI d.C.: mentre possiamo tranquillamente pensare a quando "io ancora non esistevo", siamo incapaci di interiorizzare il concetto che "io non esisto più".
La risposta a queste domande esistenziali portò alla "creazione" di entità soprannaturali che, in alcune culture, assunsero la forma di svariate e differenti divinità, ma in tre culture specifiche, in Persia, in India e in Palestina, generarono un Dio unico (o unico e trino): Aura Mazda in Persia, la trinità Shiva-Brahama-Visnù in India, e Jahvè in Palestina. Queste tre religioni hanno una caratteristica in comune: sono "religioni rivelate", in India mediante un testo scritto che fu ritrovato, in Palestina e Persia mediante altrettanti testi "ispirati" dallo stesso Dio ai profeti.

DIMOSTRAZIONE: Che la divinità, anche nel caso delle religioni "rivelate" sia un creazione dell'uomo si dimostra con l'osservazione di come gli attributi di Jahvè, Aura Mazda o la Trimutri indiana, non siano consistenti con la realtà dei fatti.
Ricordiamo gli attributi divini:
1- L'eternità (no ha avuto principio e non avrà fine)
2- L'onnipresenza: sta in ogni luogo nello stesso momento
3- L'onniscenza: lo sa tutto e niente si gli nasconde
4- La santità: è tutto bontà e non tiene macchia né cattiveria.
È evidente che non è questo il luogo adatto per approfondire questi temi, però mi piacerebbe tradurre letteralmente dall'opera di Enrico un passo che mette in evidenza, in forma abbastanza amena, l'inconsistenza di almeno tre di questi attributi, e l'incongruenza del libero arbitrio:
"Immaginiamo Dio giocando a un solitario di carte. Nel momento di giocare la prima carta già sa se il solitario "riuscirà" o no, per cui non ha senso neppure che giochi: però, quello che avrebbe ancora meno senso sarebbe se, al terminare il gioco e non essergli riuscito, si arrabbiasse con le carte e le gettasse al fuoco del camino. In definitiva, la onniscenza, la onnipotenza e la santità convertono il libero arbitrio in una bugia o, cosa ancora peggiore, in una ipocrisia."

E qui vorrei aggiungere una riflessione che Enrico non fa, ma che mi sembra interessante.
L'autore americano James Jones, nel suo best sellers degli anni '50 "Da qui all'eternità", mette in bocca a uno dei suoi personaggi, Jack Malloy: "Non potrebbe (dopo il giudaismo e il cristianesimo NdT) sorgere una nuova religione, che insegnasse che Dio non è nulla se non è eternamente mutabile?".
Di fatti, il Dio di Mosè è "geloso", vendicativo ("punirò fino alla quarta generazione"), è quello che i cattolici santificano nella messa come "dominus deus sabaoth", il Dio degli eserciti (aiuta a Joshua a conquistare la Palestina, fa crollare le mura di Gerico al suono delle trombe, ferma il sole per permettere agli ebrei di vincere una battaglia), però con Gesù cambia: è il Dio del sermone della montagna, il Dio del "ama il prossimo tuo come te stesso", del "è più facile che un cammello passi per la cruna di un ago che un ricco vada al paradiso" (come dovrebbe ricordarlo la Santa Chiesa Cattolica Apostolica Romana!), del "quello che scioglierete sulla terra sarà sciolto nel Cielo" (e, ovviamente, non parlava del matrimonio). A quando una "nuova versione" di Dio?Un Dio reale dovrebbe essere immutabile e sempre uguale a se stesso?

31 ott 2009

1 NOVEBRE, GIORNO DEI DEFUNTI



"Memento, homo, quia eres pulvis et in pulverem reverteris" diceva lo schiavo che manteneva la corona d'alloro sulla testa del generale romano durante il trionfo: ricorda, uomo, che sei polvere e tornerai alla polvere.
Eppure, anche a coloro che , come me, sono convinti che "dopo" non c'è più nulla, la visita alla tomba dei cari estinti provoca un sentimento che va più in la del dolore: è il ricordo del tempo passato insieme, la tenerezza di un affetto perdurante, come quando si guarda con rimpianto la fotografia di un amore perduto. Ma, sopratutto, la sensazione, profonda anche se irrazionale, che ci stiano vedendo, che ci sono ancora vicini con il loro amore che, già, non finirà più.
È questa necessità psicologica, profonda, intensa, che ci spinge a visitare i sepolcri dei nostri cari estinti. E ad essere orgogliosi di loro, anche se non sono stati "grandi" nella vita, un vita quotidiana di lavoro, di preoccupazioni e piccole gioie, ma anche, e sopratutto, di amore.
E, se il defunto sì è stato "qualcuno" (non posso dimenticare l'amico che si inorgoglisce al ricordare che il 5 di questo mese è l'anniversario della morte del bisnonno garibaldino...), ricordiamo il Foscolo: "A egregie cose il forte animo accendono / l'urne dei forti..."

28 ott 2009

"VIVE LA FEMME!"



L'avanzata imparabile delle donna (benvenute al mondo del secolo XXI!) ha raggiunto le alte gerarchie ecclesiastiche. Per lo meno quelle protestanti.
Leggo sulla edizione digitale de "Il Corriere della Sera" di oggi:
"Germania: per la prima volta una donna eletta a capo della chiesa evangelica: Margot Kaessmann, vescovo di Hannover, 51 anni, è divorziata e madre di 4 figli. Non era mai successo dai tempi di Martin Lutero. Il Sinodo della Chiesa Evangelica tedesca, riunito a Ulm, ha eletto come presidente il vescovo di Hannover, Margot Kaessmann, una 51enne divorziata e madre di 4 figli. La nuova «papessa» è molto nota in Germania, tanto per la sua grande abilità oratoria che per il suo notevole talento mediatico."
E, a quanto si può dedurre dalle sue prime dichiarazioni, moderna e intelligente:
"La Kaessmann è anche attenta al valore della dimensione ecumenica: «Ci unisce più di quello che ci divide», ha commentato parlando dei cattolici."
Quando si deciderà la Chiesa Cattolica Apostolica Romana a sotterrare il suo secolare maschilismo ed ordinare sacerdoti donne?

27 ott 2009

LA GUERRA IN AFGANISTAN. PERCHÈ?


Sicuramente sono un ignorante in materia di politica estera e strategie globali. Ma continuo a non capire perché si sta combattendo in Afganistan.
A quanto pare, questo dubbio è condiviso da gli stessi diplomatici americani che lavorano sul terreno.
Traduco dell'edizione digitale del "Washington Post" di oggi:
"Un diplomatico del Foreign Office (il Ministero degli Esteri degli USA, NdT) ed ex capitano dei Marines, Matthew Hoh, dice di non saper più perchè la (sua) nazione sta combattendo in Afganistan. Quando Hoh si icorporò al servizio del Foreign Office agli inizi di quest'anno, era esattamente il tipo di intelligente ibrido civile-militare che l'Amministrazione stava cercando per espandere lo sforzo di sviluppo in Afganistan....ma aveva finito per credere che la guerra soltanto dava (più) combustibile agli insorti.
'Ho perso la comprensione e la confidenza nei propositi strategici della presenza statunitense in Afganistan' scriveva il 10 di settembre in una lettera di quattro pagine al Capo del Personale del (suo) dipartimento 'Ho dubbi e riserve sulla nostra attuale e futura strategia, ma le mie dimissioni non si basano su come stiamo portando avanti questa guerra ma sul perché e sulle sue finalità', diceva nella lettera".
E, qui, sono perfettamente d'accordo con Mr,Hoh: perché?

22 ott 2009

LA PROVA ONTOLOGICA E INTERNET



Se Anselmo d'Aosta, Leibniz e Kant avessero avuto Internet, non avrebbero dovuto distillarsi il cervello per trovare la prova ontologica dell'esistenza di Dio.
Infatti, è noto a tutti che se qualcosa non sta su Internet, è semplicemente che non esiste.
Ora, se cercate "Dio" su Google, in 0,18 secondi vi restituisce 72.300.000 entrate. “Habet ergo est”, pera parafraseare a Descartes…

GUERRA DI CHIESE




La guerra sotterranea tra la Chiesa Cattolica Apostolica Romana e la Chiesa Anglicana per aumentare i rispettivi fedeli (e conseguenti introiti economici e potere), iniziata nel secolo XIX, sale oggi alla ribalta dei mezzi di comunicazione. Da una parte, il Papa di Roma pubblica una "Costituzione" con la quale si accolgono i sacerdoti anglicani nel seno della Chiesa Cattolica, creando diocesi "ad hoc" e accettando anche i sacerdoti sposati. Dall'altra, il vescovo diocesano della Chiesa Spagnola Riformata Episcopaliana (Comunione Anglicana), Mons. Carlos Lopez Lozano, emette un comunicato-stampa in cui afferma che tutto questo è solo un tentativo di Roma di approfittare della situazione di dibattito dentro delle varie Chiese Anglicane sul tema dell'ordinazione delle donne e l'apertura agli omosessuali per attirare i sacerdoti anglicani più rigoristi alle file cattoliche. Tuttavia, afferma Mons. Lopez, il numero di sacerdoti cattolici che passa alle fila anglicane è maggiore di quello di chi sceglie il cammino inverso.
Io non ho dati attendibili per corroborare le affermazioni di Mons. Lopez. Però è certo che gli scogli della "conversione", in un senso o nell'inverso, debbono essere duri da digerire per i conversi.
Ricordiamo che i punti di differenza insormontabile tra i due "credo" sono sostanzialmente due:
- è molto probabile che i cattolici non ammetteranno mai la idea di donne sacerdoti (ora, gli anglicani stanno considerando la possibilità di consacrare addirittura vescovo a una donna), grazie al secolare antifemminismo della Chiesa di Roma (ricordiamo che un Padre della Chiesa arrivò a affermare che la donna non ha anima).
- dall'altra parte, è poco probabile che la Chiesa Anglicana arrivi a accettare la transustanziazione (la presenza di Cristo in carne e sangue nella forma consacrata), dogma basilare per la dottrina cattolica.
In un mondo sempre più indifferente alla religione, sia qual sia il suo colore, questa lotta dimostra , ancora una volta, che i due veri Dei che rispettano le religioni cristiane sono il potere e il vile denaro.

21 ott 2009

IL VELO ISLAMICO

Stavo riflettendo che giá nella tradizione ebraica si usava il velo per la donna. In effetti, tutte le immagini che abbiamo della Vergine Maria, da quelle più antiche a quelle più moderne, la mostrano con il velo.


Ricordo che, quando ero bambino e andavo alla messa, mia madre si metteva un velo sulla testa, come tutte la altre fedeli che assitevano.


Non so se si usa ancora, però è certo che perfino le monache, che da che esistono gli ordini monastici femminili, hanno prtato il velo, lo hanno ridotto a un puro e semplice copricapo, senza scandalizzare nessuno se spunta una ciocca di capelli...

Però, il velo che l'Islam impone alle donne va molto più in là, al non coprire solo la testa ma anche il volto. E, in alcuni casi (qui in Canaria se ne vedono molti), anche se lascia il volto allo scoperto, copre anche il collo ed è per giunta tanto attillato da sembrare una cuffia da bagno. Dà, alle donne che lo indossano, l'aspetto di un uovo sodo...

E non parliamo poi di quello strumento di tortura che è un Burka.

Io credo che questo deriva da un profondo disprezzo verso il sesso femminile.

Si, lo so, nel Medio Evo anche i cristiani disprezzavano e nullificavano il gentil sesso. Ma era, appunto, il periodo più oscuro, in tutti i sensi, della storia europea.

LA MORALE ALLA ROVESCIA



In un bosco nelle vicinanze di Montalto di Castro (Viterbo), nel 2007 un'adolescente, che all'epoca aveva quindici anni, fu violata da otto (si! otto) coetanei, che sono stati appena liberati, sotto vigilanza del tribunale, perché minorenni.
L'edizione digitale del "Corriere della Sera" di oggi pubblica un articolo dal titolo, di per se già incredibile, "Montalto, tutto il paese con gli stupratori «Sono bravi ragazzi, la colpa è di lei»".
Questo incredibile atteggiamento si riflette nelle interviste fatte dall'autore, Alessandro Capponi.
Tutti li difendono,«Sono bravi ragazzi, la colpa è di lei», dice Capponi.
Riassumendo, ora risulta che la colpa è di lei!
Questo suona a ancient régime: nei secoli passati, la colpa era sempre della donna, la tentatrice, la personificazione di Satana. Ma oggi?
Il quid della questione non è se la ragazza ebbe o no rapporti sessuali con OTTO coetanei: purtroppo non è una novità che anche i minori facciano sesso, ma il sesso (anche se, per molti, criticabile per i minori) deve essere consentito. E nessuno, in suo sano giudizio, può credere che una ragazzina di 15 anni abbia lo stomaco di accettare consenziente otto partners!
Dove è finita, la morale degli abitanti di Montalto di Castro?