31 ott 2009

1 NOVEBRE, GIORNO DEI DEFUNTI



"Memento, homo, quia eres pulvis et in pulverem reverteris" diceva lo schiavo che manteneva la corona d'alloro sulla testa del generale romano durante il trionfo: ricorda, uomo, che sei polvere e tornerai alla polvere.
Eppure, anche a coloro che , come me, sono convinti che "dopo" non c'è più nulla, la visita alla tomba dei cari estinti provoca un sentimento che va più in la del dolore: è il ricordo del tempo passato insieme, la tenerezza di un affetto perdurante, come quando si guarda con rimpianto la fotografia di un amore perduto. Ma, sopratutto, la sensazione, profonda anche se irrazionale, che ci stiano vedendo, che ci sono ancora vicini con il loro amore che, già, non finirà più.
È questa necessità psicologica, profonda, intensa, che ci spinge a visitare i sepolcri dei nostri cari estinti. E ad essere orgogliosi di loro, anche se non sono stati "grandi" nella vita, un vita quotidiana di lavoro, di preoccupazioni e piccole gioie, ma anche, e sopratutto, di amore.
E, se il defunto sì è stato "qualcuno" (non posso dimenticare l'amico che si inorgoglisce al ricordare che il 5 di questo mese è l'anniversario della morte del bisnonno garibaldino...), ricordiamo il Foscolo: "A egregie cose il forte animo accendono / l'urne dei forti..."

28 ott 2009

"VIVE LA FEMME!"



L'avanzata imparabile delle donna (benvenute al mondo del secolo XXI!) ha raggiunto le alte gerarchie ecclesiastiche. Per lo meno quelle protestanti.
Leggo sulla edizione digitale de "Il Corriere della Sera" di oggi:
"Germania: per la prima volta una donna eletta a capo della chiesa evangelica: Margot Kaessmann, vescovo di Hannover, 51 anni, è divorziata e madre di 4 figli. Non era mai successo dai tempi di Martin Lutero. Il Sinodo della Chiesa Evangelica tedesca, riunito a Ulm, ha eletto come presidente il vescovo di Hannover, Margot Kaessmann, una 51enne divorziata e madre di 4 figli. La nuova «papessa» è molto nota in Germania, tanto per la sua grande abilità oratoria che per il suo notevole talento mediatico."
E, a quanto si può dedurre dalle sue prime dichiarazioni, moderna e intelligente:
"La Kaessmann è anche attenta al valore della dimensione ecumenica: «Ci unisce più di quello che ci divide», ha commentato parlando dei cattolici."
Quando si deciderà la Chiesa Cattolica Apostolica Romana a sotterrare il suo secolare maschilismo ed ordinare sacerdoti donne?

27 ott 2009

LA GUERRA IN AFGANISTAN. PERCHÈ?


Sicuramente sono un ignorante in materia di politica estera e strategie globali. Ma continuo a non capire perché si sta combattendo in Afganistan.
A quanto pare, questo dubbio è condiviso da gli stessi diplomatici americani che lavorano sul terreno.
Traduco dell'edizione digitale del "Washington Post" di oggi:
"Un diplomatico del Foreign Office (il Ministero degli Esteri degli USA, NdT) ed ex capitano dei Marines, Matthew Hoh, dice di non saper più perchè la (sua) nazione sta combattendo in Afganistan. Quando Hoh si icorporò al servizio del Foreign Office agli inizi di quest'anno, era esattamente il tipo di intelligente ibrido civile-militare che l'Amministrazione stava cercando per espandere lo sforzo di sviluppo in Afganistan....ma aveva finito per credere che la guerra soltanto dava (più) combustibile agli insorti.
'Ho perso la comprensione e la confidenza nei propositi strategici della presenza statunitense in Afganistan' scriveva il 10 di settembre in una lettera di quattro pagine al Capo del Personale del (suo) dipartimento 'Ho dubbi e riserve sulla nostra attuale e futura strategia, ma le mie dimissioni non si basano su come stiamo portando avanti questa guerra ma sul perché e sulle sue finalità', diceva nella lettera".
E, qui, sono perfettamente d'accordo con Mr,Hoh: perché?

22 ott 2009

LA PROVA ONTOLOGICA E INTERNET



Se Anselmo d'Aosta, Leibniz e Kant avessero avuto Internet, non avrebbero dovuto distillarsi il cervello per trovare la prova ontologica dell'esistenza di Dio.
Infatti, è noto a tutti che se qualcosa non sta su Internet, è semplicemente che non esiste.
Ora, se cercate "Dio" su Google, in 0,18 secondi vi restituisce 72.300.000 entrate. “Habet ergo est”, pera parafraseare a Descartes…

GUERRA DI CHIESE




La guerra sotterranea tra la Chiesa Cattolica Apostolica Romana e la Chiesa Anglicana per aumentare i rispettivi fedeli (e conseguenti introiti economici e potere), iniziata nel secolo XIX, sale oggi alla ribalta dei mezzi di comunicazione. Da una parte, il Papa di Roma pubblica una "Costituzione" con la quale si accolgono i sacerdoti anglicani nel seno della Chiesa Cattolica, creando diocesi "ad hoc" e accettando anche i sacerdoti sposati. Dall'altra, il vescovo diocesano della Chiesa Spagnola Riformata Episcopaliana (Comunione Anglicana), Mons. Carlos Lopez Lozano, emette un comunicato-stampa in cui afferma che tutto questo è solo un tentativo di Roma di approfittare della situazione di dibattito dentro delle varie Chiese Anglicane sul tema dell'ordinazione delle donne e l'apertura agli omosessuali per attirare i sacerdoti anglicani più rigoristi alle file cattoliche. Tuttavia, afferma Mons. Lopez, il numero di sacerdoti cattolici che passa alle fila anglicane è maggiore di quello di chi sceglie il cammino inverso.
Io non ho dati attendibili per corroborare le affermazioni di Mons. Lopez. Però è certo che gli scogli della "conversione", in un senso o nell'inverso, debbono essere duri da digerire per i conversi.
Ricordiamo che i punti di differenza insormontabile tra i due "credo" sono sostanzialmente due:
- è molto probabile che i cattolici non ammetteranno mai la idea di donne sacerdoti (ora, gli anglicani stanno considerando la possibilità di consacrare addirittura vescovo a una donna), grazie al secolare antifemminismo della Chiesa di Roma (ricordiamo che un Padre della Chiesa arrivò a affermare che la donna non ha anima).
- dall'altra parte, è poco probabile che la Chiesa Anglicana arrivi a accettare la transustanziazione (la presenza di Cristo in carne e sangue nella forma consacrata), dogma basilare per la dottrina cattolica.
In un mondo sempre più indifferente alla religione, sia qual sia il suo colore, questa lotta dimostra , ancora una volta, che i due veri Dei che rispettano le religioni cristiane sono il potere e il vile denaro.

21 ott 2009

IL VELO ISLAMICO

Stavo riflettendo che giá nella tradizione ebraica si usava il velo per la donna. In effetti, tutte le immagini che abbiamo della Vergine Maria, da quelle più antiche a quelle più moderne, la mostrano con il velo.


Ricordo che, quando ero bambino e andavo alla messa, mia madre si metteva un velo sulla testa, come tutte la altre fedeli che assitevano.


Non so se si usa ancora, però è certo che perfino le monache, che da che esistono gli ordini monastici femminili, hanno prtato il velo, lo hanno ridotto a un puro e semplice copricapo, senza scandalizzare nessuno se spunta una ciocca di capelli...

Però, il velo che l'Islam impone alle donne va molto più in là, al non coprire solo la testa ma anche il volto. E, in alcuni casi (qui in Canaria se ne vedono molti), anche se lascia il volto allo scoperto, copre anche il collo ed è per giunta tanto attillato da sembrare una cuffia da bagno. Dà, alle donne che lo indossano, l'aspetto di un uovo sodo...

E non parliamo poi di quello strumento di tortura che è un Burka.

Io credo che questo deriva da un profondo disprezzo verso il sesso femminile.

Si, lo so, nel Medio Evo anche i cristiani disprezzavano e nullificavano il gentil sesso. Ma era, appunto, il periodo più oscuro, in tutti i sensi, della storia europea.

LA MORALE ALLA ROVESCIA



In un bosco nelle vicinanze di Montalto di Castro (Viterbo), nel 2007 un'adolescente, che all'epoca aveva quindici anni, fu violata da otto (si! otto) coetanei, che sono stati appena liberati, sotto vigilanza del tribunale, perché minorenni.
L'edizione digitale del "Corriere della Sera" di oggi pubblica un articolo dal titolo, di per se già incredibile, "Montalto, tutto il paese con gli stupratori «Sono bravi ragazzi, la colpa è di lei»".
Questo incredibile atteggiamento si riflette nelle interviste fatte dall'autore, Alessandro Capponi.
Tutti li difendono,«Sono bravi ragazzi, la colpa è di lei», dice Capponi.
Riassumendo, ora risulta che la colpa è di lei!
Questo suona a ancient régime: nei secoli passati, la colpa era sempre della donna, la tentatrice, la personificazione di Satana. Ma oggi?
Il quid della questione non è se la ragazza ebbe o no rapporti sessuali con OTTO coetanei: purtroppo non è una novità che anche i minori facciano sesso, ma il sesso (anche se, per molti, criticabile per i minori) deve essere consentito. E nessuno, in suo sano giudizio, può credere che una ragazzina di 15 anni abbia lo stomaco di accettare consenziente otto partners!
Dove è finita, la morale degli abitanti di Montalto di Castro?

20 ott 2009

E SE AVESSERO RAGIONE LORO?



La notizia è apparsa sulla edizione digitale de "Il Corriere della Sera" di oggi:
"Beyoncè ha annullato il concerto che avrebbe dovuto tenere il prossimo 25 ottobre in Malesia.Il maggior partito di opposizione del Paese, giudicando lo spettacolo della Beyoncè «contrario alla morale», aveva chiesto che il concerto fosse bloccato, sostenendo la loro avversione nei confronti degli show che promuovono «performance occidentali sexy»"
Inizialmente, la mia reazione è stata quella di sempre: "questi retrogradi caprai che vivono ancora nel più oscuro Medi Evo!"
Però, poi mi sono fermato a pensare con più obbiettività. E se avessero ragione LORO?
Il sesso sta nella stessa natura, e la civetteria della donna esiste (e sia benvenuta!) da quando Eva scelse la sua foglia di fico in maniera tale che Adamo non potesse evitare di immaginare cosa si nascondeva dietro.
Però, nella nostra liberale e liberata società occidentale c'è. chissà, una eccessiva ostentazione del sesso: il sesso si usa nella pubblicità per vendere qualunque tipo di prodotto, per promozionare cantanti (indipendentemente dalle loro reali doti vocali), per riempire sale cinematografiche...
E se stessimo esagerando?

ANNUS HORRIBILIS










Nel giro di pochi mesi, se ne sono andati Mikael Jackson, Mike Buongiorno, Carla Boni e Rosanna Schiaffino.
Per quelli della nostra generazione, sono parte della nostra gioventù. Ci hanno fatto cantare e ballare, ci hanno fatto sorridere e sognare.
Ora che già non ci sono più, ci pervade una pungente sensazione di vecchiaia, solitudine, rimpianto di quello che fu e non può più essere.
Grazie, ragazzi! Per me, per lo meno, sarete sempre giovani come lo fui io un tempo, sempre rimarrete nel cuore come gli amici che mi hanno accompagnato in ore felici che già non torneranno
.


19 ott 2009

LA CUCINA DEI PRODOTTI DI BELLEZZA

Quando io ero bambino, mia madre utilizzava, per l'igiene personale, delle pastiglie di sapone verde “Palmolive” che, dicevano, erano fatte con olio di palma. Era verità. Non per il colore (tutti i saponi sono giallastri, ed il colore verde delle pastiglie di mia madre era dovuto ai pigmenti che, a tale scopo, si aggiungono al sapone, però questo lo seppi solo molti anni dopo) ma perché, fra tutti gli oli che si possono utilizzare per fabbricare un sapone da toletta, l'olio di palma era il più economico.Oggi, se ascoltiamo la pubblicità dei vari prodotti di bellezza che si annunziano, uno si fa l'idea che, nei laboratori di sviluppo di nuovi prodotti dei fabbricanti, ogni giorno si vivono scene come queste:Primo tecnico: “Che gli aggiungiamo oggi?”Secondo tecnico: “Aspetta che guardo nella dispensa. Vediamo: menta, no, che già la tiene la marca XXX, citrici nemmeno, già stanno nel YYY….”Terzo tecnico: “Guarda, lì c'è un avocado al suo punto giusto di maturazione. Se provassimo con quello?”La battaglia per la conquista di uno share di mercato obbliga ai creativi delle aziende di pubblicità a spremersi il cervello ed inventare formule ogni volta più fantasiose che, nella mia modesta opinione, non corrispondono alla composizione reale dei prodotti.Secondo dei gurus della pubblicità, un determinato fabbricante di shampoo aveva deciso spendere una fortuna, utilizzando “perle micronizzate” (*) nella formula del suo prodotto però, giacché forse avevano letto un vecchio post mio in un altro blog che spigava che micronizzando le perle solo si otterrebbe volgare carbonato di calcio (che si compra a tonnellate a due centesimi e non ha nessun effetto benefico), hanno optato per proclamare che il fabbricante isola dalle perle le sue proteine per aggiungerle al cosmetico, con il risultato di ottenere, con grandi costi de estrazione, pochi grammi de dette essenziali proteine a partire da vari chili di perle….



Una storia per niente nuova, basta ricordare quello che si diceva al principio, del color verde del sapone che, come suggeriva lo stesso nome, si supponeva che fosse dovuto all'olio di palma che è verde (la palma, no l'olio).



P.S.: a questo proposito, il sapone di Marsiglia (anche conosciuto come sapone potassico) non è bianco, come il detergente che si suppone lo contenga, ma marroncino e trasparente.



(*) La micronizzazione è un processo in cui si macina un solido fino a ottenere granuli di dimensioni dell'ordine di pochi micron (millesimo di millimetro)

18 ott 2009

NOSTALGIA



"Io, la mia patria or è dove si vive", scriveva Giovanni Pascoli, lontano dalla sua Castelvecchio. Eppure, non poté fare a meno di mostrare il suo amore alla sua terra lontana, alla sua "Romagna solatia, dolce paese / dove regnaron Guidi e Malatesta, / dove tenne anche il Passator cortese..."
Ed io, costretto dalla vita a vivere oltre trentacinque anni lontano dalla mia bella Napoli, non posso evitare che mi si riempiano gli occhi di lacrime all'ascoltare la vecchia canzone: "Santa Lucia tu tiene / solo 'nu poco 'e mare / ma cchiù luntana staie / cchiù bella pare":

LA CHIESA CATTOLICA E GLI EXTRATERRESTRI




Sto rileggendo, con gran piacere, "La storia del tempo", de Stephen Howking, e questo mi ha fatto tornare alla memoria un articolo, letto poco tempo fa (mi dispiace, ora, non aver annotato la fonte e la data), in cui si diceva che gli astronomi che lavorano nell'Osservatorio del Vaticano hanno ammesso timidamente la possibile esistenza di extraterrestri.
Dato per scontato che sicuramente sarebbe impossibile mettersi in contato con loro, considerando le enormi distanze astronomiche, non è una posizione tanto assurda il pensare che, in qualche parte dell'infinità dell'universo, possa esistere un sistema solare con una Terra simile alla nostra dove ci sia vita e magari vita intelligente.
In fin dei conti, cos'ha di tanto speciale questo granello di polvere sperduto in un angolino dell'Universo che noi chiamiamo Terra per essere l'unico per lo sviluppo della vita? Nelle parole di Howking, "La Terra è un pianeta corrente, nei suburbi esterni di una galassia corrente, la quale, a sua volta, è solamente una tra il miliardo di galassie dell'Universo osservabile"
(*).
Ma il fatto che la Chiesa possa arrivare ad ammettere che può esistere vita intelligente anche altrove, la pone (alla Chiesa) in una posizione per lo meno scomoda.
Se c'è vita intelligente, c'è un'altra creazione, un'altra redenzione? O questi altri "uomini" saranno immuni dal peccato e quindi vivranno felici, senza né malattie né vecchiaia, senza dover "guadagnar il pane con il sudore della fronte" e le loro donne senza dover "partorire con dolore"?
E, senza lo stimolo derivato dalla necessità materiale, avranno sviluppato una scienza, una tecnologia simile (o superiore) alla nostra?
Che risponderà la Chiesa a queste domande? "Ai posteri l'ardua sentenza", come diceva il Manzoni...


(*) "Historia del Tiempo", pag 168 della edizione spagnola per i tipi di Edizioni Drakontos

EVOLUZIONE ED INVOLUZIONE

Ieri, leggendo “La catedral del mar” di Ildefonso Falcón, mi incontro queste citazioni:

“[Tu, donna] starai sotto la potestà dell'uomo”
“Se la donna avesse la supremazia, andrebbe contro il suo uomo”
“Colui che trattasse con delicatezza alla sua serva, incontrerebbe la ribellione”
Il Corano? Macché!, la Sacra Bibbia (Genesi, Ecclesiaste e Proverbi). Questo fu l'atteggiamento dell'uomo verso la donna durante gli anni oscuri del Medio Evo.


Per fortuna, la cristianità è stata capace, in questi ultimi sei secoli, di evolvere fino alla società odierna. Chissà è stato il Rinascimento, chissà fu Martin Lutero, certo è che oggi, nel mondo occidentale, questi dettati suonano a anatema, e, per conseguenza, possiamo godere di questa nostra società liberale e liberata (per bene o male che sia).


Nel mondo mussulmano, invece, nei suoi quattordici secoli di esistenza, non solo non c'è stata evoluzione, non è nato nessun Enrico VIII o Martin Lutero, ma stiamo assistendo a un'involuzione: i Talebani, gli iraniani, gli islamisti dell'intorno di Al Qaeda, vogliono un mondo ancor più “arretrato” rispetto ai paesi mussulmani un poco più “liberali” (che ci sono). Quello che ha successo recentemente nella Striscia di Gaza, in Nigeria, in Sudan, sta davanti agli occhi di tutti.