18 ott 2009

EVOLUZIONE ED INVOLUZIONE

Ieri, leggendo “La catedral del mar” di Ildefonso Falcón, mi incontro queste citazioni:

“[Tu, donna] starai sotto la potestà dell'uomo”
“Se la donna avesse la supremazia, andrebbe contro il suo uomo”
“Colui che trattasse con delicatezza alla sua serva, incontrerebbe la ribellione”
Il Corano? Macché!, la Sacra Bibbia (Genesi, Ecclesiaste e Proverbi). Questo fu l'atteggiamento dell'uomo verso la donna durante gli anni oscuri del Medio Evo.


Per fortuna, la cristianità è stata capace, in questi ultimi sei secoli, di evolvere fino alla società odierna. Chissà è stato il Rinascimento, chissà fu Martin Lutero, certo è che oggi, nel mondo occidentale, questi dettati suonano a anatema, e, per conseguenza, possiamo godere di questa nostra società liberale e liberata (per bene o male che sia).


Nel mondo mussulmano, invece, nei suoi quattordici secoli di esistenza, non solo non c'è stata evoluzione, non è nato nessun Enrico VIII o Martin Lutero, ma stiamo assistendo a un'involuzione: i Talebani, gli iraniani, gli islamisti dell'intorno di Al Qaeda, vogliono un mondo ancor più “arretrato” rispetto ai paesi mussulmani un poco più “liberali” (che ci sono). Quello che ha successo recentemente nella Striscia di Gaza, in Nigeria, in Sudan, sta davanti agli occhi di tutti.

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