29 apr 2011

BIG-BANG, TEMPO E CREAZIONE



Non sono un filosofo: i miei studi di filosofia al liceo classico, risalgono a quasi cinquanta anni fa. E poi, per essere più corretti, quello che si studiava era la storia della filosofia, più che filosofia pura e dura. Neppure sono un esperto in teologia, anche se, avendo frequentato dalla prima elementare alla terza liceo, scuole di religiosi, qualcosa sono riusciti a fermela entrare nella testa. Però, la mia formazione universitaria come chimico, e la mia vita professionale successiva, mi hanno dotato di una solida razionalità. Ed è proprio questa mia razionalità che mi fa osservare una serie di irrazionalità nel racconto biblico dell creazione e mi fa porre domande alla quali la mia povera filosofia ed ancor più povera teologia non riescono a dare risposte concrete,
Andiamo con ordine.
C`è un concetto oramai condiviso da tutti gli scienziati, e cioè che il tempo e lo spazio siano nati con il "Big Bang". Come conseguenza, è evidente che teorizzare sul "prima" del big bang è un po' come discutere sul sesso degli angeli, come si suol dire. Nel momento in cui si vuole vedere nello stesso Big Bang un atto creativo della divinità, Dio, Allah o qualunque altro Dio creatore, si cade evidentemente in una contraddizione in termini: il creatore, chiunque esso sia, deve necessariamente esistere prima della creazione, cioè prima della esistenza del tempo.
Una possibile soluzione dialettica, sarebbe quella di intendere l'eternità come un continuum atemporale, dove tutto é presente, altrimenti, se comprendessimo l'eternità come un tempo che, avendo un principio (il big-bang) non ha un termine. Ma, ancora una volta, cozziamo contro una contraddizioni in termini: il creatore esisteva prima del big bang, altrimenti non si capisce la creazione, quindi dobbiamo escludere l'idea dell'eternità come un trmpo che non ha termine.
La contraddizione esiste anche se accettiamo l'idea della creazione come creazione del Big Bang: se, come afferma il Credo cattolico "...Dio...creò il cielo e la terra", ed anche non dimenticando la frase tante volte pronunciata dai teologi, "i disegni di Dio sono imprescrutabili", ci si domanda perchè non sia stato creato l'universo già completamente formato, come lo conosciamo noi oggi. E, se si dimostra vera (per ora è considerata solo probabile) la teoria che l'universo finirà con un Big Crush, a cui seguirà un nuovo Big Bang, aumenta ancora il nostro dubbio sulla creazione divina da parte del Dio giudaico-cristiano, di Allah e di chi altri, in altre religioni, viene considerato come creatore.
Ma, ahimè, il Credo Niceno contiene un'altra "verità" purtroppo ben refutabile. L'ultimo versetto recita: "...credo nella resurrezione della carne".
Come avevo già scritto iin un post precedente (qv: del ), considerando la popolazioone attuale della terra, e l'origine da due soli individui, Adamo ed Eva, si può facilmente calcolare che il numero dei "risuscitati", se la fine del mondo accadesse ora, sarebbe tale ( ) che ognuno avrebbe a disposizione 1,5 metri quadrati della attuale superficie abitabile del pianeta. E se avvennisse fra, diciamo, mille anni? Considerando l'aumento esponenziale della popolazione, vedremmo "risuscitati" anche nuotando nelle turbolente acque degli oceani, o arrampicati fin sulla vetta dell'Everest!
Sono convinto che, se volessimo essere razionali (non è forse definito l'uomo come "animale razionale"?) dovremmo rivedere alcuni dei nostri articoli di fede...