29 nov 2009

LA QUINTA COLONNA



A Manchester (GB), i pachistani, che hanno la maggioranza nel consiglio comunale, hanno proibito le luminarie natalizie per non offendere ai mussulmani.
In tutta Europa toglieranno i crocifissi dalle aule per non ferire suscettibilità.
Però, qui, nella cittadina Canaria dove vivo, lo scorso venerdì, "festa dell'agnello" per i mussulmani, ci ha risvegliato alle otto di mattina la voce del muezzin che, da non localizzabili altoparlanti a tutto volume, leggeva il Corano.
Noialtri dobbiamo rispetto per loro, però loro ne hanno altrettanto per noi?
Meno male che in occidente la sola idea di una guerra di religione (combattuta armi in mano) è inconcepibile, sennò avremmo in casa una "quinta colonna" sempre più numerosa...

25 nov 2009

SPRECONI vs AFFAMATI


Un articolo, firmato per Alessandra Farkas, comparso sull'edizione digitale del "Corriere della Sera" di oggi, riporta uno scioccante studio realizzato da Kevin Hall del National Institute of Diabetes and Digestive and Kidney Diseases di Bethesda, in Maryland, pubblicato oggi sulla rivista PLoS ONE.
Secondo lo studio citato dalla Farkas, "mentre oltre un miliardo di persone nei paesi in via di sviluppo muoiono di fame il cibo gettato nei mondezzai dagli americani è aumentato del 50% dal 1974 ad oggi, raggiungendo uno spreco di oltre 1400 calorie pro capite al giorno. Pari complessivamente a 150 milioni di miliardi di calorie l'anno."
Il dato è di per sé indignante. Però l'indignazione aumenta, se possibile, quando, facendo i conti, vediamo che "Secondo Hall, le calorie buttate quotidianamente nella pattumiera da ogni singolo americano equivalgono a quasi i tre quarti del fabbisogno giornaliero di un altro essere umano, che è intorno a 2000 calorie. Ogni americano, in sostanza, getta via una quantità di cibo sufficiente a sfamare un altro individuo."
E c'è ancora un'altra considerazione da fare: "Più si butta e più si inquina. Come? Quando gettiamo via gli avanzi nella spazzatura, finiamo di fatto per sprecare l'acqua e il petrolio serviti per la produzione e il trasporto di quei cibi, teorizza il rapporto, oltre ad aumentare le emissioni di CO2 e metano per via della decomposizione degli alimenti".
A questo punto, permettetemi di citare un'amica, la dottoressa Federica Ciani, che, dalla sua pagina di Facebook, ci invita a comprare un libretto edito dalla sua ONLUS, ricordandoci che "Con 10 euro (il prezzo del libretto è di 11 €) noi ci paghiamo una pizza+ birra, loro (i bambini di Madagascar) hanno un piatto di riso al giorno per un mese..."



24 nov 2009

LE RELIGIONI "SEMITICHE"



Qualche giorno fa, mio figlio Enrico, storico e autore di una interessante teoria sulla nascita della religione come conseguenza del cambio nell'alimentazione dell'uomo nel Neolitico (vedi il mio post anteriore "Il teorema di Dio"), mi mandava l'e-mail che trascrivo in risposta a uno mio in cui gli domandavo perché, secondo lui, nei paesi mussulmani non è sorto un Enrico VIII o un Martìn Lutero, perché non c'è stato un Rinascimento.
"Sono sicurissimo che il rinascimento arriverà prima o poi al Islam, e che la cultura si rilasserà un poco sul piano dei diritti umani, eccetera. Però ho sempre il feeling, non lo posso evitare, che c'è un qualcosa di fisiologico nella razza semita che li fa essere proclivi all'estremismo religioso: il mangiare, forse? eh eh eh!No lo so. Ma sempre che ci penso vedo la stessa cosa: nel principio dei tempi, nasce dal niente Zoroastro, e crea la prima religione monoteista e con tendenze estremiste, il mazdeismo, che punisce a tutti quelli che non credano nel unico dio; e da li, poi, la storia è facile da seguire fino ad arrivare a Mosè, Abramo, Isacco, Davide, Gesù, Maometto, Bahaì... tutti semiti. Non è evidente? Sono l'unico che se ne è reso conto? Guarda la storia delle religioni delle altri parti del mondo. E in occidente, dove ci siamo abbracciati a una religione di tipo semita, guarda cosa è successo: abbiamo avuto un rinascimento, un Illuminismo, e poco a poco, li stiamo mandando a quel paese a tutti i preti e company. L'equazione, dico io, non è semplice da capire? "
Anche se l'ipotesi "genetica" di Enrico non è da scartare completamente, credo che qui siano opportune due riflessioni.
Primo, non dobbiamo dimenticare che nell'El Andalus (annichilato poi dalla cattolicissima Spagna di Fernando e Isabella) ed il Califfato di Baghdad, con Harun Al Rashid (travolto per sempre dalle orde mongole di Hulau, nipote di Gengis Kan) ci fu una notevole fioritura di culturale e scientifica: non dimentichiamo che Avicenna e i medici andalusi mandarono definitivamente in pensione Ippocrate e Galeno, e sono i padri della medicina moderna.
In secondo luogo, per quanto riguarda l'affermazione di Enrico che "in occidente, ... ci siamo abbracciati a una religione di tipo semita" non dobbiamo dimenticare che, in occidente, avevamo il back-ground, il retroterra di millenni di cultura greco-romana. E se Costantino non avesse imposto, per ragioni solamente politiche, il cristianesimo a tutto l'Impero Romano? Ma con i "se" non si fa la storia....
Sicché, la mia domanda "perché nel mondo islamico non c'è stato un Rinascimento" rimane senza risposta...

20 nov 2009

TERRORISTI IN USA



Nell'edizione digitale del "Washington Post" di oggi leggo una notizia che, se non incredibile, si dà adito a una riflessione quanto meno sconcertante.
In un articolo firmato da Peter Slevin e Spencer S. Hsu, si legge come sia possibile che gli attentati dei terroristi dell'intorno di Al Qaeda possano essere concepiti e programmati dall'estero.
Dicono i due autori dell'articolo:
"David C. Headley, in cittadino di Chicago accusato di ricercare possibili obbiettivi per il terrorismo islamista in India e programmare l'uccisione di due giornalisti danesi (quelli delle famose vignette su Maometto, N.d.T.), non è stato sempre David C. Headly.
Fino al 2006, era Daood Gilani, ma ha raccontato agli investigatori che si era cambiato di nome per sollevare meno sospetti quando viaggiava all'estero. Ha vissuto di forma anonima in un appartamento affittato col nome di una persona morta, cambiava spesso l'indirizzo di e-mail e parlava in codice al telefono
".
Con grande ricchezza di dettagli, l'articolo ci dice come Gilani fosse in contatto con un altro possibile islamista, Tahawwur Hussain Rana, e i due cooperassero con due organizzazioni terroriste operanti in Pakistan e prossime ad Al Qaeda, Lashkar-i-Taiba e Harkat-e-Jihad-e-Islami.
Senza entrare, qui, in maggiori dettagli (chi è interessato può leggere l'articolo, di due pagine, sul Washington Post) vale la pena riportare l'amara osservazione del Presidente di un subcomitato di Sicurezza Interna, Jane Harman: "Abbiamo sempre cercato persone che volessero attaccarci a noi, qui negli USA. Non abbiamo mai cercato realmente negli USA persone che volessero attaccare altri Paesi."
È davvero tanto poco sicuro il mondo in cui viviamo, se nemmeno la prima potenza mondiale riesce a controllare questi diavoli?

17 nov 2009

SINITE PARVULOS VENIRE AD ME











A me, generalmente, non piace parlare di politica, meno di quella italiana, giacché, vivendo all'estero, non mi affette, non mi interessa e non la capisco.
Però un amico mi ha raccontato una barzelletta che mi ha fatto sorridere, e che voglio condividere con i miei cinque lettori. Eccola qui:
Il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi vuole aumentare la sua popolarità. Arriva in una scuola elementare e spiega il suo piano digoverno.Chiede nel frattempo che i bambini facciano delle domande. Il piccolo Leandro chiede la parola: - Signore, ho tre domande da farle:

1. Lo stalliere di Arcore Vittorio Mangano e l'onorevole Marcello dell'Utri erano gli intermediari tra lei e la mafia?
2. Che rapporti ha intrattenuto con l'allora minorenne Noemi e le altre escort del faccendiere Tarantini?
3. Lei non pensa che il lodo Alfano sia una legge ad personam assolutamente incostituzionale?
In quel momento suona la campanella della ricreazione e tutti gli alunniescono dall'aula.
Al ritorno Berlusconi invita nuovamente i bambini a fare delle domande e un altro bambino, Nando gli chiede: - Presidente, ho cinque domande da farle:
1. Lo stalliere di Arcore Vittorio Mangano e l'onorevole Marcello dell'Utri erano gli intermediari tra lei e la mafia?
2. Che rapporti ha intrattenuto con l'allora minorenne Noemi e le altre escort del faccendiere Tarantini?
3. Lei non pensa che il lodo Alfano sia una legge ad personam assolutamente incostituzionale?
4. Perché la campanella della ricreazione ha suonato 20 minuti prima?
5. Che fine ha fatto il mio amichetto Leandro ?

10 nov 2009

VENDETTA, TREMENDA VENDETTA






"Si, vendetta, tremenda vendetta!" canta Rigoletto nell'omonima opera di Verdi.
E di vendetta mi sa l'ultima notizia sull'estremismo ebraico in Israele: vendetta contro le angherie che hanno dovuto sopportare gli ebrei negli ultimi sei secoli, dalle ripetute espulsioni in massa all'olocausto.
Ma veniamo alla notizia.
Leggo (e traduco liberamente), sulla edizione digitale di oggi del giornale spagnolo "El Mundo", un articolo firmato da Javier Espinosa, e intitolato "La guida completa per l'assassinato di non-ebrei".
É questo il titolo che da un giornale Israelita per presentare il libro religioso pubblicato questo lunedì dal conosciuto rabbino Yitzhak Shapiro, uno dei liders spirituali della colonia (ebrea) di Yizhar, nelle vicinanze di Nablus, in Cisgiordania.
Gli insegnamenti del Re, così si intitola il manoscritto, é un compendio di lezioni nel quale si giustifica con argomenti teologici l'omicidio di non-ebrei, inclusi bambini e civili.
"Qualunque cittadino di uno stato che si opponga a noi, che appoggia ai suoi soldati, o esprime soddisfazione per le loro azioni va considerato un perseguito e può essere assassinato. Anche chiunque debiliti al nostro stato con parole o azioni similari va considerato come perseguito".
Shapiro si riferisce anche alla morte di bambini, che approva considerandoli ostacoli intrappolati nel mezzo di un conflitto, la cui presenza aiuta all'assassino, "e sta chiaro che, al crescere ci faranno danno."
Qui, viene spontanea la macabra barzelletta su Hitler: "Quali furono i due grandi errori dei Hitler? Il primo, di voler sterminate gli ebrei. Il secondo, di non portare a termine il progetto".
Eppure, io sono convinto che l'esistenza di uno stato di Israele sia stato il risultato di un tremendo senso di colpa delle Potenze Occidentali. Hanno rubato terre a gente (i palestinesi) che da innumerevoli generazione le avevano coltivato con amore, ci avevano sepolto i loro morti e dato alla luce i loro figli, per regalarle, gratis et amore dei, ad apatridi, che dallo stesso numero di secoli vivevano tranquillamente non ospiti, ma cittadini di pieno diritto, in una miriade di nazione che li avevano accolti, a volte perfino coccolati, arricchendosi e prosperando normalmente dippiù che i propri nazionali. È giusto, questo? Non lo so. Però mi risulta aberrante l'atteggiamento di questo signore autore del libro citato.
Io, che sono fondamentalmente un bonaccione, con una profonda formazione umanistica (otto anni di latino e cinque di greco, appresi cinquanta e passa anni fà, in un Liceo Classico di altri tempi,) (*) non sono né antiebreo, né atisemita, né nantiinduista, né anti scintoista eccetera eccetera. Però non posso fare a meno di formularmi una domanda esistenziale: se siamo tutti fratelli, tutti figli di Dio, Jahvè, Alà, Shiva-Brahama-Visnù, perché dobbiamo dilaniarci con guerre fratricide, solo per dimostrare la grandezza del nostro Dio?

(*) Alle fine ho scelto la Chimica Industriale. Misteri delle vita!

9 nov 2009

L'ISLAM, ANCORA NEL MEDIO EVO?



È diventato un luogo comune (anche io, lo ammetto, l'ho usato spesso) affermare che l'Islam è ancorato nel Medio Evo.
Però ho riflettuto che, con questa affermazione, con la quale cataloghiamo il Medio Evo come un'epoca oscura di diffusa ignoranza, ci dimentichiamo troppo facilmente di grandi e grandissimi nomi come, solo per citarne alcuni, Dante, Petrarca, Boccaccio, Chauser ("The Canterbury Tales"), Cimabue, Giotto, Ghiberti, e gli ignoti costruttori di Nôtre Dame di Parigi o della Cattedrale di Canterbury...
Dove, nel mondo mussulmano, hanno fiorito geni come questi?
E non mi si venga con El Andalus": in Toledo, gli arabi della dinastia Nazarì (scomparsi nel 1492 con Boabdil di Granata) avevano convissuto e interagito con ebrei e spagnoli, e si può dimostrare un fluido intercambio tra le tre culture. E quando il califfato di Baghdad (quello del Harun Al Rascid delle "Mille e Una Notti", per intenderci) fu invaso prima da Hulago (nipote di Gangis Khan) nel 1258, poi, definitivamente, da Tamerlano nel 1301, si spense l'ultimo barlume di cultura araba.
Gli arabi di oggi, gli islamisti capaci di dinamitare tre gigantesche statue di Budda in Afganistan, di non tollerare alcune più o meno innocenti vignette satiriche su Maometto, non stanno nel Medio Evo, stanno semplicemente fuori del mondo civilizzato e della storia!




7 nov 2009

IL CROCFISSO NELLE AULE



Stavo leggendo, sull'edizione digitale de "Il Corriere della Sera" di oggi, un profondo articolo, firmato da Claudio Magrìs, che mi piacerebbe riassumere e commentare per i miei cinque lettori.
Riporto i passi che mi sembrano più significativi:
"Quella figura rappresenta per alcuni ciò che rappresentava per Dostoevskij, il figlio di Dio morto per gli uomini; come tale non offende nessuno, purché ovviamente non si voglia inculcare a forza o subdolamente questa fede a chi non la condivide. Per altri, per molti, potenzialmente per tutti, esso rappresenta ciò che esso rappresentava per Tolstoj o per Gandhi, che non credevano alla sua divinità ma lo consideravano un simbolo, un volto universale dell’umanità, della sofferenza e della carità che la riscatta."
E, più avanti:
"Quell’uomo in croce che ha proferito il rivoluzionario discorso delle Beatitudini non può essere cancellato dalla coscienza, neanche da quella di chi non lo crede figlio di Dio."
Io, personalmente, dopo quattordici anni passati studiando in collegi religiosi, ho finito per non creder più. Inoltre, oggi come oggi, si dubita sulla realtà storica, indimostrabile, di Gesù.
Però non posso non condividere quello che dice Magrìs, che il messaggio, suo o no, che ci hanno lasciato i Vangeli è, da un punto di vista etico, quello che ha conformato la società occidentale.
Aggiunge Magrìs: "La sentenza (della Corte Europea)...darà a tanti buffoni la tronfia soddisfazione di atteggiarsi a buon prezzo a campioni della Libertà o dei Valori, il crocifisso troverà i difensori più ipocriti e indegni, quelli che a suo tempo lui definì «sepolcri imbiancati»".
Per chi voglia leggere l'articolo completa (ne vale la pena), segua questo link:
http://www.corriere.it/editoriali/09_novembre_07/Il-crocifisso-simbolo-di-sofferenza-che-non-puo-offendere-nessuno-claudio-magris_bbaa4b9e-cb6d-11de-8d35-00144f02aabc.shtml

6 nov 2009

ANCORA UN'ALTRA AZIONE EROICA


Leggo sulla edizione digitale di oggi di "El Pais" (il giornale più letto di Spagna), questa notizia:
Due uomini di nazionalità marocchina sono stati detenuti dalla "Guardia Civil" (l'equivalente spagnolo dei carabinieri) in Socuéllamos (Ciudad Real) per aver propinato un "brutale " pestaggio a una donna, pure lei marocchina, che soffrì un aborto a conseguenza della aggressione, perché non portava velo.
I fatti, conosciuti oggi si produssero il passato 14 ottobre alle 9.00 nella scuola elementare El Coso, quando i due uomini andarono a riprendere il figlio di uno di loro e osservarono alla donna senza il velo islamico che anche lei era andata a riprendere suo figlio.
I due uomini ... non sono parenti della vittima...
Credo che non siano necessari commenti....

3 nov 2009

LA SPERIMENTAZIONE CON ANIMALI



È vero, i poveri animaletti usati come cavie nella sperimentazione clinica e farmacologica fanno pena.
Però, quale sarebbe l'alternativa, come si determinerebbe, per esempio la dl/50 (misura della tossicità di un farmaco)? Con "cavie" umane?
Forse non ci rendiamo conto di quanto grande sia stato il contributo (certamente involontario) che tantissimi animali hanno dato ai progressi, non solo in medicina e farmacologia, ma anche in biologia o genetica, progressi che hanno aiutato a migliorare la vita dell'uomo.
Chissà non tutti sappiano che, senza questa sperimentazione tanto crudele per alcuni animi ipersensibili, staremmo ancora con i cataplasmi di seme di lino, con le boccette con la fiammella dentro per assorbire il liquido che si accumula nella pleura di un infermo di polmonite, con le sanguisughe per ridurre la pressione sanguigna (si usavano ancora quando io ero bambino)...
Un vecchio detto latino recita mors tua vita mea e, se mi si permette l'egoismo, meglio diecimila topi, conigli, o perfino macacus rhesus che UN SOLO UOMO!

ZIO BENITO (IL VENETENNIO NERO)



Io credo sinceramente che, dopo più di ottanta anni dalla comparsa di Benito Mussolini nella scena politica italiana, e a più di sessanta anni dalla sua morte, sarebbe ora di vedere anche le non poche cose positive che ha fatto, alcune delle quali ancora perdurano a beneficio di tutti gli italiani (compresi gli antifascisti più viscerali).
Vediamo qualche data:
- 30 dicembre 1923: il regio decreto n. 284 con questa data stabilisce la creazione degli Enti Comunali di Assistenza (ECA) con compito di «coordinamento di tutte le attività, pubbliche o private, volte al soccorso degli indigenti, provvedendo, se necessario, alle loro cure, o promuovendo ove possibile l'educazione, l'istruzione e l'avviamento alle professioni, arti e mestieri». Essi verranno unificati in due enti territoriali deputati all'assistenza sanitaria e materiale dei poveri e dell'infanzia abbandonata col regio decreto del 3 marzo 1933 n. 383
- 17 aprile 1925: con la legge n. 473 vengono sancite le nuove norme igieniche per le imprese, con l'obbligo di provvedere al servizio sanitario nell'azienda, di non gravare donne e minorenni con carichi eccessivi e di segnalare come tali e custodire le sostanze nocive. I contratti nazionali di lavoro assumevano forza di legge e i «padroni» («datori di lavoro») potevano stipulare contratti individuali difformi dai collettivi di categoria solo se erano previste condizioni migliori per i lavoratori.
- Tra il 1928 e il 1931 si sviluppa il progetto della bonifica dei territori paludosi ancora presenti nella penisola italiana (tra cui l'Agro Pontino). Ai nuovi coloni, in gran parte provenienti dalle regioni delle tre Venezie, si regalava la casa, gli strumenti di lavoro, le sementi per la prima semina. Le bonifiche permisero anche l'attuazione di un'efficace programma sanitario che consentì di debellare la malaria
, con risultati significativi anche contro la tubercolosi, il vaiolo, la pellagra e la rabbia.
- 21 giugno
del 1925 si tiene il quarto ed ultimo congresso del PNF, in cui Mussolini invita le camicie nere ad abbandonare definitivamente la violenza. Molti elementi squadristi furono resi impotenti entro la fine dell'anno grazie alla riforma del sistema di polizia (e ciò permise il rafforzamento del potere dell'esecutivo)
- 20 ottobre
dello stesso anno, Mussolini nomina Cesare Mori prefetto di Palermo, con poteri straordinari e con competenza estesa a tutta la Sicilia, al fine di porre un freno al fenomeno mafioso nell'isola (purtroppo, non ci riuscì).
- 11 febbraio 1929:
Mussolini pone termine alla decennale questione romana, firmando col cardinale Pietro Gasparri i patti lateranensi, ratificati alla Camera in maggio.
- 1933: viene creato l'Istituto Nazionale Fascista della Previdenza Sociale (INFPS), che assumerà dal 1943
la denominazione di INPS, un ente di diritto pubblico dotato di personalità giuridica e a gestione autonoma con lo scopo di garantire la previdenza sociale ai lavoratori. In quegli anni ebbe origine del primo vero sistema pensionistico italiano: a carico dell'INFPS fu l'assicurazione (obbligatoria) contro la vecchiaia, estesa dai soli dipendenti pubblici (per i quali aveva il nome di pensione) a quelli privati. (Ricordiamo che l'INPS esiste ancora oggi).
- 22 marzo 1934: La legge n. 654 per la tutela della maternità delle lavoratrici e la legge 26 aprile 1934 n. 653 per la tutela del lavoro della donna e del fanciullo stabiliscono il diritto alla conservazione del posto di lavoro per le lavoratrici incinte, un periodo di licenza prima e dopo il parto, e permessi obbligatori per l'allattamento (per le aziende con più di 50 operaie vi era l'obbligo di predisporre un locale per tale scopo).
Questo è il "mostro" che trascinò l'Italia alla guerra, alleandosi con Hitler.
Vale la pena di ricordare due cose:
Nell'aprile 1940 circa cinquantamila operai lavoravano a costruire fortificazioni sul Brennero e cinquemila per la difesa delle valli piemontesi contro una possibile invasione tedesca.
Al vedere l'imparabile avanzata tedesca, e cosciente che non avrebbe potuto resistere contro la potenza bellica di Hitler, Mussolini adottò il consiglio di Macchiavelli: se non puoi vincere a un nemico, fattelo amico.

RAZZISMO? SECONDA PARTE






So già che qualcuno dei miei cinque lettori salterà su dicendomi che noi cristiani abbiamo fatto anche di peggio. Però invito questo lettore a far una riflessione.
Anche nei momenti più oscuri della storia della Chiesa, quando l'Inquisizione atterriva agli eretici e a quelli che, onestamente, cercavano una conoscenza più profonda della realtà che quella che davano le Scritture, o che solamente erano povere vecchie dementi, anche allora non è arrivata, la Chiesa, ad estremi come quelli a cui stiamo assistendo oggi nei paesi del Islam. Anche nel profondo Medio Evo la giurisdizione civile era separata da quella ecclesiastica. Basti ricordare che lo stesso Dante criticava le donne della sua Firenze (e parliamo, ricordiamolo, del secolo XIV) perché portavano vestiti che lasciavano quasi totalmente allo scoperto il seno. Eppure, nessuna fiorentina è mai stata frustata in pubblico per questo "delitto".
In Indonesia, invece, quattro giovani donne sono state condannate a ricevere 60 frustate...per indossare blue-jeans in pubblico.
Sempre in Indonesia, è stato vietato un concerto di Beyoncè perché ritenuto "immorale" (vedasi il mio post del 20 di ottobre) e adesso sembra che la stessa sorte toccherà a un concerto della sexy cantante in Egitto.
In Marocco, infrangere il digiuno del Ramadam è tipificato come reato nel codice penale.
In Nigeria, esisteva una setta islamista radicale, sembra ora sgominata, denominata Boko Haram (letteralmente: "la istruzione è proibita") i cui membri considerano che le sue donne non debbono essere viste da altri uomini e che i suoi figli non debbano ricevere altra educazione che quella coranica.
In Somalia, un portavoce delle "Al Shabaab" (milizie islamiche) annunziò che saranno condotti davanti a un tribunale due assessori (occidentali) del governo interino somalo, "accusati di spionaggio e di cospirazione contro l'Islam".
In Afganistan, le donne sono obbligate alla tortura quotidiana di indossare il burka (vedi il post del 21 di ottobre sul velo islamico).
Non è sufficiente?

2 nov 2009

RAZZISMO?

È probabile che mi si taccerà di razzista per quello che sto pensando. Be' si, lo ammetto, sono razzista. Attenti, però: io sono un tipo molto pacifico, che non farebbe male ad una mosca. Il mio razzismo è puramente intellettuale.
Vediamo: vi ricordate il detto "Graecia capta ferum captorem coepit" (la Grecia, conquistata, conquistò il barbaro conquistatore - i Romani, per maggior chiarezza)?
Bene, qualcosa molto simile successe con i popoli germanici che invasero l'impero romano. Arrivarono con le loro lingue, i loro costumi, le loro leggi. Eppure, poco a poco, finirono per assorbirne la lingua (di qui le lingue neolatine che parliamo oggi), il diritto, i costumi dei romani. Ed è per questo che Italiani, Francesi, Sapagnoli e Portoghesi possiamo oggi presumere di essere "magnanimi Remi nepotes", per dirlo con Catullo.
E gli Arabi? I caprai della penisola Araba invasero tutto il nord di Africa, con la scimitarra in una mano e il Corano nell'altra, e imposero la loro fede, la loro legge, la loro lingua e la loro scrittura. E, come una invasione di cavallette, niente lasciarono dietro di sé della cultura romana delle colonie d'Africa. E oggi stanno invadendo, anche se di forma pacifica, la vecchia Europa ( serva come esempio la città di Manchester, in Inghilterra, dove il consiglio comunale, con maggioranza pachistana, ha proibito le luminarie natalizie "per rispetto ai cittadini mussulmani che si sentivano offesi").
E non ci sono motivi per essere razzista?


1 nov 2009

IL TEOREMA DI DIO


Mio figlio Enrico, laureato in storia antica e scrittore, ha pubblicato, in spagnolo, sulla sua pagina web (http:/enricorende.com), una teoria molto interessante, che ha intitolato "La nueva teodicea".
Per quei cinque lettori miei che non parlano spagnolo, mi si permetta di riassumere qui una teoria che io stimo molto interessante, oltre che molto sensata.
Però, giacché la mia formazione è scientifica e non letterario-filosofica, lo farò nella maniera che mi è più congeniale: come se di un teorema matematico si trattasse, il "Teorema di Dio".

IPOTESI: Al passare del paleolitico al neolitico,circa 9000 anni fa, con la nascita dell'agricoltura, la dieta base dell'uomo si arricchì nel consumo di cereali, fonti molto più ricche in carboidrati e, di conseguenza, in glucosio, che, come sappiamo, è il "carburante" del cervello.

TESI: È evidente che il cambio nell'alimentazione provocò un aumento delle capacità intellettuali e, come conseguenza di un tipo di vita con più tempo libero e più tranquilla, favorì che l' "Homo ceralis" (come lo definisce Enrico) cominciasse a farsi domande come "Chi sono, da dove vengo, verso dove vado? Che ci sta dietro il sorgere e il tramonto del sole o il cambio delle stagioni?".
A questo bisogna aggiungere una caratteristica comune a tutti gli uomini, anche i "sapiens sapiens" del secolo XXI d.C.: mentre possiamo tranquillamente pensare a quando "io ancora non esistevo", siamo incapaci di interiorizzare il concetto che "io non esisto più".
La risposta a queste domande esistenziali portò alla "creazione" di entità soprannaturali che, in alcune culture, assunsero la forma di svariate e differenti divinità, ma in tre culture specifiche, in Persia, in India e in Palestina, generarono un Dio unico (o unico e trino): Aura Mazda in Persia, la trinità Shiva-Brahama-Visnù in India, e Jahvè in Palestina. Queste tre religioni hanno una caratteristica in comune: sono "religioni rivelate", in India mediante un testo scritto che fu ritrovato, in Palestina e Persia mediante altrettanti testi "ispirati" dallo stesso Dio ai profeti.

DIMOSTRAZIONE: Che la divinità, anche nel caso delle religioni "rivelate" sia un creazione dell'uomo si dimostra con l'osservazione di come gli attributi di Jahvè, Aura Mazda o la Trimutri indiana, non siano consistenti con la realtà dei fatti.
Ricordiamo gli attributi divini:
1- L'eternità (no ha avuto principio e non avrà fine)
2- L'onnipresenza: sta in ogni luogo nello stesso momento
3- L'onniscenza: lo sa tutto e niente si gli nasconde
4- La santità: è tutto bontà e non tiene macchia né cattiveria.
È evidente che non è questo il luogo adatto per approfondire questi temi, però mi piacerebbe tradurre letteralmente dall'opera di Enrico un passo che mette in evidenza, in forma abbastanza amena, l'inconsistenza di almeno tre di questi attributi, e l'incongruenza del libero arbitrio:
"Immaginiamo Dio giocando a un solitario di carte. Nel momento di giocare la prima carta già sa se il solitario "riuscirà" o no, per cui non ha senso neppure che giochi: però, quello che avrebbe ancora meno senso sarebbe se, al terminare il gioco e non essergli riuscito, si arrabbiasse con le carte e le gettasse al fuoco del camino. In definitiva, la onniscenza, la onnipotenza e la santità convertono il libero arbitrio in una bugia o, cosa ancora peggiore, in una ipocrisia."

E qui vorrei aggiungere una riflessione che Enrico non fa, ma che mi sembra interessante.
L'autore americano James Jones, nel suo best sellers degli anni '50 "Da qui all'eternità", mette in bocca a uno dei suoi personaggi, Jack Malloy: "Non potrebbe (dopo il giudaismo e il cristianesimo NdT) sorgere una nuova religione, che insegnasse che Dio non è nulla se non è eternamente mutabile?".
Di fatti, il Dio di Mosè è "geloso", vendicativo ("punirò fino alla quarta generazione"), è quello che i cattolici santificano nella messa come "dominus deus sabaoth", il Dio degli eserciti (aiuta a Joshua a conquistare la Palestina, fa crollare le mura di Gerico al suono delle trombe, ferma il sole per permettere agli ebrei di vincere una battaglia), però con Gesù cambia: è il Dio del sermone della montagna, il Dio del "ama il prossimo tuo come te stesso", del "è più facile che un cammello passi per la cruna di un ago che un ricco vada al paradiso" (come dovrebbe ricordarlo la Santa Chiesa Cattolica Apostolica Romana!), del "quello che scioglierete sulla terra sarà sciolto nel Cielo" (e, ovviamente, non parlava del matrimonio). A quando una "nuova versione" di Dio?Un Dio reale dovrebbe essere immutabile e sempre uguale a se stesso?