28 dic 2009

CREAZIONISMO NEGLI USA

Traduco da un omonimo saggio di Enrico Maria Rende:

Anche se a molti è sconosciuto e può sembrare impossibile, i creazionisti ancora esistono. E dove più proliferano è, come no, negli Stai Uniti. Per creazionista si intende qualunque cristiano praticante che, ben lungi da uniformarsi al nuovo catechismo della chiesa di Roma, non accettano la nuova posizione cattolica secondo la quale la descrizione della creazione del mando che da la Genesi, nella Bibbia, è allegorica e non si deve interpretare letteralmente. Così lo accettò il Papa, finalmente (a metà del secolo XX!), quando riconobbe la veridicità della teoria biologica della evoluzione delle specie. I creazionisti, invece, continuano ad accettare le parole della Genesi alla lettera, e credono che il mondo fu creato da Dio precisamente nella forma e modo che si descrive nella Bibbia.
Questo potrebbe sembrare puramente aneddotico, curioso, perfino imbarazzante, e, senza più, passeremmo di pagina e a pensare ad altro. Però, la questione assume una dimensione totalmente differente quando scopriamo che i creazionisti cominciano ad essere una maggioranza nel Paese più poderoso del mondo, e può riuscire perfino inquietante quando si scopre che nelle scuole di molti stati di quel Paese si ha scelto di non insegnare la teoria della evoluzione. Questo, che può sembrare uno scherzo, ha tenuta una ripercussione nella stampa internazionale, che si é fatta eco di questa notizia con titoli come il seguente: "Charles Darwin di nuovo in tribunale; La battaglia contro Darwin si combatte nelle aule degli Stati Uniti; L'insegnamento della Teoria dell'Evoluzione sottoposta a giudizio; I professori hanno paura ad insegnare biologia..."
Ed ora, per no vedersi così duramente attaccati dalla scienza e dal sentito comune, sono perfino arrivati a camuffare l'idea creazionista sotto un aspetto pseudoscientifico, creando una teoria alternativa che ha un nome proprio: la teoria de "Disegno Intelligente".
Giacché credo che è bene soffermarsi, di tanto in tanto, a pensare a cose banali, giacché stimola l'intelletto e alimenta lo spirito, propongo al lettore una succinta lettura della Genesi per vedere cos'è quello che accettano i creazionisti e, perché no, sottomettere questa lettura alla luce del più semplice raziocinio o, se si preferisce, a quella del senso comune.
Prima di cominciare, è imprescindibile dare per stabilito il postulato religioso che converte la Bibbia in Sacra Scrittura nella parola di Dio, cioè che fu scritta dall'uomo però ispirata dal Signore.
Pertanto, risulta totalmente coerente che quelli che siano religiosi intendano che quello che si dice nella Genesi deve essere verità, in quanto ispirata da Dio. Nonostante, uno allora si domanda: qual'è il libro ispirato da Dio, la Torah, la Vulgata, la Bibbia della Watchtower Society, il Corano, il Libro di Mormon, la Bibbia delle Americhe, il libro del Reverendo Moon...?
Per semplificare le cose, utilizziamo la Vulgata, che è la Bibbia che ogni europeo terrà in casa. È interessante scoprire, leggendo la Genesi che già dai primi versetti il senso comune si vede disturbato, giacché nei versetti 1,3 si dico che Dio, nel primo giorno della creazione, creò la luce e che, pertanto, ci fu giorno e notte, sera e mattina, però, stranamente, non creò il Sole (e la Luna) fino al quarto giorno (Gen. 1.16-18). Questo vuol dire che i primi tre giorni della creazione ci fu la successione di giorni e notti senza che ancora esistesse il Sole. Questo mette in evidenza, d'altra parte, che per chi ispirò l'autore della Genesi non esiste relazione tra il Sole e il giorno.
Chissà la insensatezza più popolare della Genesi è la sposa di Caino. Tutti conoscono l'incongruenza del passaggio della Bibbia nel quale Caino, dopo aver ucciso a suo fratello Abele (Gen. 4,8) es essendo ancora l'unico essere umano esistente nel pianeta, visto che Dio solo aveva creato Adamo ed Eva, si trasferisce a un altro popolo (?!) e prende per sposa una donne di quel posto (Gen. 4,17).
Quella che non è così conosciuta è la incongruenza della differenza di dei nel processo della creazione. La Genesi lascia ben chiari che il genero umano fu creato, nel sesto giorno, a somiglianza non di un solo Dio, bensì di vari: a somiglianza di Essi, " Disse Dio: Facciamo l'uomo a nostra immagine e somiglianza" (Gen 1,26). Questa sottigliezza della traduzione delle parole con le quali si nomina Dio, El (singolare, n.d.t.) ed Eloim (plurale, n.d.t.) non è conosciuta da molti e temo scappi completamente a tutti creazionisti. E anche se può sembrare una pura banalità, non lo è. visto che per qualunque linguista o storico è assolutamente patente e chiaro che si tratta di un "taglia e incolla" da un racconto anteriore, frutto di un popolo politeista il popolo akkadio, e del suo mito della creazione nel famoso Poema di Gilgamesh. Cioè: non è originale, né fu ispirato dal Signpre all'autore della Genesi. E questo è qualcosa che sa qualunque sacerdote cattolico: l'argomento dei vari autori della Genesi è un tema che si discute nei primi anni di seminario.
La teoria dei diversi autori spiega, fra l'altro, il fenomeno curioso della doppia e differente creazione dell'essere umano. In fatti nella Genesi si dice che gli dei crearono l'uomo e la donna, cioè entrambi i generi, nel sesto giorno, dopo aver creato tute le altre creature del mondo (Gen. 1,28). Poi, poche righe più giù, troviamo una versione differente, secondo la quale, un solo dio, crea nuovamente gli esseri umani, però, questa volta, crea solo all'uomo (Gen, 2-7) e, soltanto dopo e a richiesta dell'uomo, crea la donna (Gen. 2.21).
Per giunta, se nella prima creazione gli dei creano entrambi i generi dal fango, nella seconda il dio crea all'uomo dalla polvere e la donna da una sua costola. Il senso comune ci dice che, anche essendo credente, solo una delle due versioni della creazione può essere la valida, visto che non sono nemmeno leggermente compatibili. Però sembra che i creazionisti non usano il nostro senso comune.
Per complicare ancora dippiù tutta la questione, troviamo nei versetti della Genesi 3,44 che. "Disse allora Yahvéh-Dio: Ecco che l'uomo si è fatto come uno di noi". Questa citazione mi sembra fra le più impressionanti dato che l'autore sembra riflettere la preoccupazione degli dei, piuttosto che di uno solo, per il fatto che l'essere umano fosse diventato quasi uno di loro. Mi domando quale delle qualità divine aveva acquistato l'uomo per assomigliarsi a loro, se l'immortalità o l'onnipotenza....Ciononostante, questa domanda, che a me sembra affascinante, non sembra per nulla tale ai creazionisti che, semplicemente, ignorano volutamente questo paragrafo.
La mia parte favorita del racconto è, senza dubbio, la seguente: "Quando gli uomini cominciarono a moltiplicarsi sulla terra e le nacquero figlie, videro i figli di Dio che le figlie degli uomini erano belle e presero per sé come mogli tra tutte loro quelle che meglio vollero,[...] C'erano giganti in quei giorni e anche dopo, quando i figli di Dio si unirono alle figlie degli uomini ed esse gli dettero figli. Questi sono gli eroi che furono da molto antico gli uomini famosi."
Una chiara distinzione tra due specie di esseri umani che, tuttavia, sono perfettamente compatibili per la procreazione. Il citare dei giganti, di eroi nati da essi...Due creazioni, una naturale un'altra divina? Figli di Dio e figli dell'uomo? Mi sembra semplicemente affascinante. Però questo, che sotto qualunque angolo, risulta totalmente contraddittorio e incoerente con la posizione creazionista, a loro non li fa nemmeno arrossire un po'.
I bambini e le bambine di molti degli stati nordamericani non impareranno nemmeno a mettere in dubbio le cose, e loro sono il futuro della nazione che è, disgraziatamente, la più potente del mondo.

http://www.enricorende.com/



27 dic 2009

FACCETTA NERA



Ieri c'è stata una simpatica "discussione" con alcuni amici di Facebook intorno alla canzone "Faccetta Nera", tra quelli che ci chiamano "nostalgici", anche se, per la nostra età non potremmo esserlo, e quelli che, come me, cerchiamo di essere un poco più obbiettivi sul tanto detestato periodo della nostra storia patria.
In questo post, senza assolutamente discutere il fondo del problema (si stava meglio quando si stava peggio?), mi piacerebbe affrontare, con l'oggettività che cerco sempre di mantenere, il tema dell'avventura africana del 1936, quella appunto di "Faccetta Nera", sopratutto dal punto di vista di una comparazione tra il "colonialismo" italiano e quello anglo-francese.
Lo spirito con cui si affrontò la conquista di Etiopia è chiaramente espresso dal ritornello della canzone:
"Faccetta nera, bell'abissina,
ti porteremo a Roma liberata
dal sole nostro tu sarai baciata
sarai camicia nera pure tu!"
E, durante l'occupazione italiana, vengono costruite strade, scuole e ospedali. E quando Heilè Selassiè riprende il potere, chiama a architetti italiani per costruire il suo palazzo in Addis Abeba.
E questo era già avvenuto in Libia: quando io viaggiavo per quei paraggi, era una soddisfazione poter parlare in italiano con i vecchi, che erano stati alla scuola italiana!
Ma l'aspetto che voglio sottolineare è un altro: i rapporti umani tra colonizzatori italiani e colonizzati, siano libici o eritrei, sono sempre stati questi, umani, da pari a pari. E che questo continui così ho potuto costatarlo personalmente, appunto in Libia, dove, per ragioni di lavoro, ho dovuto passare lunghi periodi di tempo nei campi petroliferi, tra cui quelli dell'italiana AGIP. E lì appunto ho potuto toccare con mano la differenza delle relazioni tra gli operai e tecnici locali ed italiani rispetto a quelle che si avevano negli altri campi.
Un dettaglio in più per capire l'atteggiamento dell'italiano "medio" rispetto ai nativi: quando vivevamo in Sud Africa (quella bianca dell'apartheid, per intenderci), avevamo, come tutti gli "espatriati", una servetta negra che, come dettato dalle leggi razziali, viveva nella sua casetta nel giardino della nostra casa, e che non siamo mai riusciti a convincere perché mangiasse con noi alla nostra tavola. Bene, davanti alla porta del giardino di casa nostra, c'era sempre una piccola fila di ragazze negre in cerca di lavoro, cosa che non avveniva nelle case dei vicini. Poi ci spiegarono (i nostri vicini boeri) che era perché eravamo italiani: gli italiani erano i "datori di lavoro" più ricercati dalle ragazze locali! Perché sarà?

24 dic 2009

IL NATALE DEGLI "ALTRI"



Il telegiornale della 1 di TVE (televisione statale spagnola) ha emesso un reportage dalla Cina Popolare in cui si vedevano le strade di Pechino illuminate a giorno da festoni e altre decorazioni natalizie, piene di gente (che strano, no?) allegra e festosa. La reporter commentava come "Qui (in Cina) dove Dio ufficialmente non esiste" la festa del natale è estremamente popolare. Altrettanto succede in Giappone. E, da qui la domanda: se taoisti, buddisti, scintoisti e "ufficialmente atei" festeggiano sena scrupoli il Natale, perché mai la "sensibilità" mussulmana dovrebbe essersi urtata per qualche alberello illuminato davanti alla sede della Conferenza sul Clima in Copenaghen? O per le luminarie nelle strade di Manchester? Perché sarà mai che IO (e parlo a titolo strettamente personale) non sopporto l'Islam?

21 dic 2009

RITRATTO TRAGICOMICO DELLA SPAGNA DI ZAPATERO


Letto sul blog "Batiburillo" di Policronio, con data del21 dicembre:
"Visto il panorama che teniamo e quello che si aspetta, è naturale che uno si senta tanto depresso come il pupazzetto dell'immagine. Leggano, leggano e vedranno quanta ragione c'è per deprimersi:
C'era una volta un socialista che uscì a cenare con sua moglie un sabato notte. Passando per un parco, vide suo figlio di 19 anni, buttato sul marciapiede in preda a un coma etilico e l'altro figlio di 22 anni fumando marijuana mentre si "metteva" una dose addizionale, e disse: "Ora sì che c'è libertà!"
Due mesi più tardi, quando sua figlia di 16 anni gli comunicò che veniva dalla clinica dove aveva abortito perché non voleva tenere un bambino di un uomo di 50 anni con il quale aveva avuto relazioni sessuali consentite, come dice la legge, disse: "Oltre a libertà, ora c'è uguaglianza!"
E un giorno, quando tornando dal lavoro trovò la moglie a letto con un marocchino, gridò "Viva l'integrazione!" e si sedette sul sofà a vedere la televisione, mentre il moretto terminava il suo lavoro. E nel Telegiornale ascoltò come una banda, composta da due spagnoli, tre marocchini, quattro colombiani e tre turchi, aveva introdotto in Ispagna 3.000 chili di cocaina, ed esclamò: " Questa è l'alleanza di civilizzazioni ! (*)"
Il giorno seguente andò a casa della sorella, e lè vide a suo nipote, di 12 anni, e gli chiese:
"Cosa hai imparato oggi a scuola?"
"Oggi mi hanno insegnato 40 forme di masturbarmi, 10 forme di mettermi il preservativo e 25 modi di avere un coito soddisfacente, oltra a quanto sia degno e meraviglioso essere omosessuale"
"Viv la 'Educazione per la cittadinanza'!" (**)
E, al tornare a casa, vide alcuni giovani della sinistra separatista basca bruciando un autobus. E si disse: "Sissignore, ora la sinistra può sviluppare il suo progetto, non come prima( con Franco, NDT) che erano perseguitati dalla dittatura!"
E, alcuni metri più avanti, nella sua stessa strada, osservò come un impresario rovinato slatava al vuoto da una terrazza. E pensò "E poi dicono che non ci sono soluzioni alla crisi!"
E così, mentre passeggiava, rifletteva su come sta bene la Spagna. E si disse a se stesso. "Eppure cè ancora qualche idiota dei miei fondelli che vota alla destra!"

(*) Un delle "brillanti" idee di Zapatero (NDT)
(**) Materia di insegnamento, obbligatoria, che sostituisce alla vecchia etica e/o religione.

19 dic 2009

CONSIGLI A UNA MADRE MUSSULMANA


Questa volta non è farina del mio sacco, debbo ammetterlo: è il commento di un lettore anonimo ad un articolo comparso nel giornale spagnolo "El País" di qualche giorno fa, che riportava la notizia del "tribunale coranico" che si erano montati, in una cittadina spagnola, otto marocchini per giudicare un'adultera secondo la "sharìa" ( vedi il mio post del 7 dicembre "Ma dove vogliono arrivare?"). Ho dubitato molto se pubblicarlo o no. Lo ammetto, è un "furto" di una proprietà intellettuale, ma, forse, essendo l'autore anonimo, non mi chiuderanno il blog...
Traduco:
"Avranno un futuro stupendo le tue figliolette. Potranno sposarsi con lo stesso uomo e non dovranno andare a lavorare. Potranno rimanere in casa per crescere i figli del marito comune, e in più non dovranno occuparsi di amministrazione di beni o proprietà, giacché non possederanno nulla, tutto sarà del marito. Dico dippiù: spese in salute e bellezza non sono necessarie, non devono essere attraenti salvo che per il loro marito comune. Si potranno lasciar crescere i baffi, mangiare tutto quello che vogliono e ingrassare. Lavarsi? No! giacché questo significherebbe avere un odore piacevole per altri uomini e li provocherebbero sessualmente. Viveranno come autentiche principesse chiuse in casa, uscendo solo per fare la spesa o sbrigare faccende necessarie per suo marito o i suoi figli. Viveranno meglio che le donne libere dell'occidente, che debbono lavorare, che debbono adornarsi, che sono peccatrici per provocare continuamente gli smisurati desideri carnali degli uomini. Io comincerei già a preparale..."


12 dic 2009

COMICITÀ E VOLGARITÀ


Dite quello che volete. Sarò un Matusalemme, un retrogrado, un laudator temporis acti, però mi domando fino a che punto possa essere valida l'equazione "comicità = volgarità".

Mi spiego.
In questi ultimo tempi, grazie a i post dei miei amici su Facebook e le mie "ricerche" particolari in quella miniera apparentemente senza fondo che è YouTube, ho conosciuti alcuni giovani comici che ancora non sono arrivati qui in Spagna ma che, per quello che ho potuto capire, stanno riscuotendo un buon successo lì in Italia. Uno di questi è Dario Cassini, del quale è questo scketch apparso, appunto, su YouTube.


Sottile, ironico, un buon osservatore della realtà di coppia di oggi, ha un solo difetto: non riesce a fare più di un minuto di monologo senza dire una parola mal sonante e volgare.
Ai miei tempi, un secolo fa, i grandi comici riuscivano a farci ridere senza necessità di dire parolacce o evocare situazioni scabrose.
E chiudo questa breve riflessione con uno scketch degli anni '60 di quello che forse è stato il primo grande monologhista d'Italia, un giovanissimo Walter Chiari, e mi commenterete se avete almeno sorriso o no.

(Chiedo scusa per la qualità del video di Walter Chiari, me stava "dentro" del video di un'intervista allo stesso Walter, e ho dovuto fare giochi di presigio per "tirarlo fuori"!)

10 dic 2009

IL VACCINO ANTI-H1N1: UN COCKTAIL AL MERCURIO

Mi figlio Enrico mi ha mandato per e-mail, in tutt'altro contesto rispetto a quello di cui voglio parlare qui, un articolo del 2007 che riporta la notizia che, analisi effettuate sull'acqua potabile che si distribuiva in tutta Las Palmas di Gran Canaria, mostravano un contenuto in boro da un 10 al 30% in più di quello permesso dal Ministero di Salute: 1,1 a 1,3 mg/l rispetto all' 1,0 della norma legale.
Questo obbligò all'Impresa che gestisce l'impianto di dissalazione dell'acqua di mare che fornisce l'acqua potabile alla città, a fermare l'impianto stesso fino a che si fosse risolto il problema, cosa molto complicata tecnicamente, e che tardò mesi per essere risolto in maniera soddisfacente. Nel frattempo, il comune fu obbligato a comprare, a costi elevati, acqua potabile a vari pozzi e dissalatrici private.
Questo mi ha portato a fare alcune riflessioni sulla polemica attuale "vaccino si / vaccino no" per colpa del mercurio.
Vediamo:
Che il mercurio possa causare danni irreversibili al sistema nervoso e alla dentatura, è dimostrato. Però non risulta che Evangelista Torricelli sia morto demente: sdentato, chissà, ma a quell'epoca non sarebbe stato l'unico.
Il tema è lo stesso rispetto al benzopirene e agli altri "aromatici" del fumo del tabacco, e lo stesso contro cui lottò Erin Brockevich (portata sugli schermi da una insuperabile Julia Roberts), il cromo esavalente.
Mi spiego: in tutti e quattro questi casi (boro, mercurio, benzopirene e simili, cromo esavalente) e quello dell'amianto con l'asbestosi stiamo parlando di avvelenamenti a medio-lungo temine, di dolenzie croniche, non per questo trascurabili, ma sempre effetto di contatti PROLUNGATI (a volte di anni) con il patogeno.
Chi può credere che UNA UNICA dose, UNA SOLA VOLTA nella vita, di vaccino con solo tracce di mercurio (0,5 a 2 microgrammi per dose!) possa avere conseguenze sui soggetti vaccinati?
È evidente che dietro la virulenta campagna contro il vaccino, per i media e Internet, ci sono interessi di altra natura.
Essere "antisitema" è una scelta politica, e, in un società fin troppo libera, non diversa da essere anti-USA o anti-non so che. Ma non è giusto, a mio modesto modo di vedere, fare danno a molti (i potenziali pazienti) per danneggiare a pochi (le farmaceutiche), per potenti, ricchi, monopolizzatori e sporchi capitalisti che essi siano!

7 dic 2009

MA DOVE VOGLIONO ARRIVARE?



Ma dove vogliono arrivare, queste bestie?
Leggo sull'edizione digitale di oggi di "El Mundo", prestigioso giornale spagnolo:
"I Mosos d'Esquadra (la polizia uniformata di Catalonia) hanno confermato ieri l'arresto di nove uomini di origine magrebina...per i delitti di detenzione illegale, associazione a delinquere e tentativo di omicidio contro una donna alla quale (essi) avevano processato e condannato a morte per adulterio....I nove arrestati avevano costituito un tribunale, secondo la dottrina della 'sharia'...
Però la donna...riuscì a sfuggire loro, raggiungere un commissariato e denunciare il fatto
"
Fin qui i fatti. E, di qui la domanda: fino a dove vogliono arrivare, queste bestie? Sono stati accolti, lavorano e vivono in un paese come la Spagna, dove esiste il diritto positivo. Con che presunzione possono pensare che la "loro" dannata legge possa essere superiore a quella del Paese in cui vivono?
Nella testa di chi può venire un pensiero così aberrante? Qui non è più solo questione di essere cristiani, ebrei, mussulmani o scintoisti o induisti: non si può sovrapporre una legge religiosa alla legge del Pese, sia quello che sia questo Paese. Che la "sharia" la applichino in Somalia o in Afganistan, o, magari in Irak, ma che lascino in pace il mondo civilizzato!

3 dic 2009

BUON NATALE!


Mia cugina Luciana, cattolica convinta e praticante, non capisce come possa piacere, a me ateo dichiarato, il Natale.
Onestamente, non vedo l'incompatibilità tra il non credere e l'apprezzare questa festa così intima e familiare. Il Natale è l'occasione di riunire tutta la famiglia, di riabbracciare i cari che magari non si vedono da mesi, di conoscere i "nuovi arrivati" (nipotini, fidanzati o fidanzate dei figli) di tornare a sentire il calore di quelle vecchie famiglie patriarcali oggi scomparse, quando, sotto lo stesso tetto, convivevano tre generazioni...
Questo "spirito natalizio" è sceneggiato magistralmente, qui in Ispagna, (curiosamente) in una magnifica campagna pubblicitaria che "passa", ogni Natale, un fabbricante locale di torrone, e il cui light-motive è, appunto "Torna, a casa torna, torna al focolare, chè oggi è vigilia e domani è Natale".
In fin dei conti, i mussulmani, che ovviamente non credono in Gesù come figlio di Dio, hanno anche la loro festa familiare, che riunisce a tutta la famiglia, nella "festa dell'agnello".
E, dall'altro lato dell'Atlantico, negli USA, il "Thanks-giving day", con il tradizionale tacchino ripieno e la salsa di arandano, si può considerare, sotto l'aspetto di festa di riunione della famiglia, un vero e proprio Natale laico.
Quindi, Luciana: perché non si può non credere e, allo stesso tempo, "sentire" il Natale nel profondo del cuore?

2 dic 2009

LA STORIA SI RIPETE?



La notizia: la Svizzera, in un referendum, ha proibito la costruzione di minareti nel suo territorio.
Non voglio qui entrare nel merito se la decisione dei cittadini svizzeri è la più corretta, è semplicemente corretta, politicamente corretta o semplicemente un errore magistrale.
Però il dibattito (minareti si - minareti no) in sé, mi ha portato a fare una riflessione.
Se dobbiamo dar credito alla teoria di Giambattista Vico dei corsi e ricorsi della storia, potremmo stare agli inizi di uno di questi ricorsi.
Mi spiego: quando, ventun secoli fa, gli apostoli Pietro e Paolo approdarono al mondo "gentile" della Roma pagana, i cristiani erano quattro gatti, ignorati quando non disprezzati e perfino perseguitati. Oggi sono 2 miliardi, e il cristianesimo, in tutte le sue varie forme, è la religione maggioritaria in tutto il mondo occidentale.
Però oggi stiamo assistendo a un fenomeno, in qualche modo, analogo a la espansione del cristianesimo a scapito delle religioni e dei culti tradizionali: grazie, sopratutto, alla massiccia immigrazione di arabi di tutte le provenienze, pachistani e altri mussulmani nel cuore più "tradizionale" dell'occidente cristiano, l'Islam si sta proponendo come un possibile sostituto (in termine numerico, se non altro) del cristianesimo.
Stiamo forse assistendo all'inizio di un "ricorso vichiano" della storia?
Ci vorranno, chissà, secoli per questo sia completo e noi, dico i cristiani del 2009, non vivremo abbastanza per vederlo. Però, dicono in Ispagna, "No se pueden poner puertas al campo" (non si possono mettere porte alla campagna) e sembra che il sogno di Bin Laden possa farsi realtà.