10 dic 2009

IL VACCINO ANTI-H1N1: UN COCKTAIL AL MERCURIO

Mi figlio Enrico mi ha mandato per e-mail, in tutt'altro contesto rispetto a quello di cui voglio parlare qui, un articolo del 2007 che riporta la notizia che, analisi effettuate sull'acqua potabile che si distribuiva in tutta Las Palmas di Gran Canaria, mostravano un contenuto in boro da un 10 al 30% in più di quello permesso dal Ministero di Salute: 1,1 a 1,3 mg/l rispetto all' 1,0 della norma legale.
Questo obbligò all'Impresa che gestisce l'impianto di dissalazione dell'acqua di mare che fornisce l'acqua potabile alla città, a fermare l'impianto stesso fino a che si fosse risolto il problema, cosa molto complicata tecnicamente, e che tardò mesi per essere risolto in maniera soddisfacente. Nel frattempo, il comune fu obbligato a comprare, a costi elevati, acqua potabile a vari pozzi e dissalatrici private.
Questo mi ha portato a fare alcune riflessioni sulla polemica attuale "vaccino si / vaccino no" per colpa del mercurio.
Vediamo:
Che il mercurio possa causare danni irreversibili al sistema nervoso e alla dentatura, è dimostrato. Però non risulta che Evangelista Torricelli sia morto demente: sdentato, chissà, ma a quell'epoca non sarebbe stato l'unico.
Il tema è lo stesso rispetto al benzopirene e agli altri "aromatici" del fumo del tabacco, e lo stesso contro cui lottò Erin Brockevich (portata sugli schermi da una insuperabile Julia Roberts), il cromo esavalente.
Mi spiego: in tutti e quattro questi casi (boro, mercurio, benzopirene e simili, cromo esavalente) e quello dell'amianto con l'asbestosi stiamo parlando di avvelenamenti a medio-lungo temine, di dolenzie croniche, non per questo trascurabili, ma sempre effetto di contatti PROLUNGATI (a volte di anni) con il patogeno.
Chi può credere che UNA UNICA dose, UNA SOLA VOLTA nella vita, di vaccino con solo tracce di mercurio (0,5 a 2 microgrammi per dose!) possa avere conseguenze sui soggetti vaccinati?
È evidente che dietro la virulenta campagna contro il vaccino, per i media e Internet, ci sono interessi di altra natura.
Essere "antisitema" è una scelta politica, e, in un società fin troppo libera, non diversa da essere anti-USA o anti-non so che. Ma non è giusto, a mio modesto modo di vedere, fare danno a molti (i potenziali pazienti) per danneggiare a pochi (le farmaceutiche), per potenti, ricchi, monopolizzatori e sporchi capitalisti che essi siano!

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