10 ott 2010

LA CONQUISTA DEL REGNO DELLE DUE SICILIE



Ho dovuto pensare molto per scrivere questo articolo, non su “che” ma su “come”.
Mi spiego: in rete, si stanno moltiplicando appunti, note, recensioni di libri, per far capire a tutti che quello che avvenne nel 1860 nel Regno delle Due Sicilie fu una vera e propria guerra (peraltro non dichiarata) di conquista da parte del Piemonte. Non voglio, non posso mettere in dubbio i fatti esposti in rete, ma debbo dire che la riflessione su questi fatti mi ha creato più domande, inquietudini, incertezze, non sui fatti, ma sul PERCHÈ dei fatti.
Cercherò di dipanare il groviglio di idee che mi girano per la testa a questo rispetto, sulla base di esperienze mie personali e l'osservazione di altre guerre di conquista.
Vediamo:
ho vissuto in Sud Africa e visitato la Rodesia: gli inglesi conquistarono un territorio (in nessuno dei due casi si può parlare di un Paese) evidentemente per ragioni economiche.
Algeria e Marocco e parte dell'Africa finirono in mani francesi per lo stesso motivo
gli italiani fecero lo stesso in Libia, Eritrea e Abissinia
gli spagnoli e i portoghesi, col trattato di Tordesilla, si spartirono tutta l'America centrale e meridionale, ancora una volta, per ragioni economiche.
Ma, in tutti questi casi, l'invasore costruì strade, scuole, ospedali, creò industrie e commerci, anche se quest'ultimi non ridondarono a beneficio dei popoli conquistati (o sterminati, nel caso degli spagnoli).
E allora, qualcuno può spiegarmi cosa fecero i piemontesi nel Regno di Napoli? Invece di creare industrie, distrussero quelle, fiorenti, che esistevano, perchè non facessero concorrenza a quelle che avevano al nord. Invece di utilizzare le risorse umane e di capitali che esistevano, ridussero tutto il nuovo territorio (la metà della penisola, anche se nessuno si è mai soffermato a indicare questo non insignificante dettaglio) alla povertà e all'emigrazione (mentre, prima, erano veneti e lombardi che emigravano al sud!).
Quindi la “liberazione del sud” fu una guerra di conquista in cui i sudditi della nuova colonia, a differenza di Bantu di Sud Africa o gli arabi del Magrheb o Egitto, finirono calpestati, umiliati ed impoveriti. E, come danno oltre alla beffa, vittima del razzismo anti-meridionale dei “fratelli d'Italia” nordisti che tutt'ora perdura (come ben sa chi, come me, ha avulto la sfortuna di lavorare nella Padania...).
Perchè, dunque, i Savoia si impegnarono a conquistare il sud?

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