21 gen 2010

OGGI PARLIAMO DI AUTO ELETTRICHE

Ogni giorno compaiono sui mercati mondiali nuovi modelli di automobili, elettriche, ibride, addirittura ad aria compressa...tutto per il bene del nostro povero (ed, ahimè, unico) pianeta.
Sembrerebbe stupendo: un automobile che non genera CO2, che non inquina, che meraviglia!
Ma, fino a che punto, allo stato attuale della tecnologia, tutto questo è vero?


Vediamolo seguendo la "pista", come farebbe un buon investigatore forense, dell'energia che fa muovere, appunto, questo gioiello del risparmio energetico. La corrente che fa muovere il veicolo viene generata da una centrale che, per lo più, sta a chilometri di distanza. La centrale, se, come nella maggioranza dei casi avviene, è una centrale termica, è la prima fonte di sprechi energetici: a parte il calore che se ne va, insieme alla CO2, nei fumi di combustione del generatore di vapore, ci sono tutte le perdite NETTE di energia nei riscaldamenti dovuti agli inevitabili attriti, di tutte le parti in movimento (generatore elettrico, pompe di trasferimento del combustibile, dell'acqua di raffreddamento, dei cuscinetti eccetera). La corrente generata viene poi "trasportata" sulla rete di distribuzione ad alta tensione, fino ai trasformatori che riducono l'alta tensione a media tensione. Quest'ultima viene a sua volta trasferita ad altri trasformatori, per essere ridotta, appunto, alla bassa tensione che arriverà ai "raddrizzatori" che trasformeranno, alla fine, la corrente alterna i corrente continua, che è quella che "bevono" le batterie delle auto.
Anche se, come tutti sappiamo, un trasformatore elettrico è la macchina con più alto rendimento che si possa costruire (fino al 98%), resta sempre quel dannato 2% che si perde...come no?, come calore.
Le reti di distribuzione aggiungono la loro parte alle perdite di energia: si riscaldano per effetto Joule, e il calore generato si perde nell'atmosfera circondante.
I raddrizzatori, anche loro si riscaldano inevitabilmente per funzionare: altro calore che se ne va...
In ultima analisi, per ogni joule (J) effettivamente disponibile sull'asse delle ruote dell'auto elettrica, la centrale avrà dovuto generare J+j joule e consumare il corrispondente quantitativo di combustibile.
Purtroppo, è abbastanza difficile per me, non avendo io dati concreti a mia disposizione, calcolare a quanti litri di benzina per km percorso corrisponde la capacità calorifico di un chilo di combustibile fossile bruciato in centrale, ma tutto quello che ho scritto fin qui mi lascia supporre che la sostituzione della benzina per elettricità non sia, in termini di inquinamento ed emissioni di gas con effetto serra, tanto vantaggiosa come stanno cercando di farci credere.















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